Settembre è alle porte e sarà un mese di fuoco per i tanti utenti di telefonia fissa e mobile Tim, Vodafone, Wind e Tre Italia. In questi giorni, infatti, stanno arrivando comunicazioni in bolletta e mediante sms che annunciano aumenti di circa 2-3 euro (al mese) che scatteranno proprio sa settembre. Le info e come difendersi.

Tre Italia: gli aumenti

Gli operatori telefonici devono per legge annunciare con un mese di anticipo il cambio contrattuale e proprio per questo bisognerà in questi giorni prestare la massima attenzione alle comunicazioni che arriveranno in bolletta nonché agli sms in quanto essi potrebbero riservare delle brutte notizie.

Tre Italia ha annunciato che a settembre vi sarà un aumento delle offerte All In per garantire investimenti e continuare ad assicurare al cliente un servizio di qualità. Il costo di alcune promo, quindi, subirà un aumento di 1.49, di 1.99 e di 2 euro. Per capire quale sarà la propria rimodulazione bisognerà attendere l’sms della compagnia telefonica. Per compensare tale aumento, però, Tre Italia farà un regalo per 1 anno. Parliamo di 50 Gb in più per navigare in tutta libertà. Non sarà automatico, bisognerà richiederlo inviando un sms al numero 40100 con la scritta “GIGASI”.

Wind, ecco gli aumenti ed il regalo

Wind, invece, aumenterà a breve i prezzi di alcun offerte ma tale comunicazione è stata diramata il mese scorso. Alcune offerte della famiglia Wind Smart, infatti, a partire dal rinnovo successivo al 25 agosto, subiranno un aumento di 1.91 euro, 2 euro e 2.08 euro. Anche i clienti Wind così come per  Tre avranno un omaggio. Parliamo di 50 Gb di internet per 1 anno oppure chiamate illimitate per 1 anno.

Per attivare la prima promozione sarà necessario inviare un messaggio al numero 40400 con la scritta “OK50” mentre nel secondo caso al medesimo numero la scritta “OKVU”. Il termine ultimo per l’invio del messaggio sarà il 30 settembre.

E ancora, il costo di alcune offerte “Noi Tutti” e “Noi tutti Unlimited” in relazione all’offerta attiva avranno un aumento di 0,99 euro, 1,50 euro e 1,99 euro.

Vodafone ed i rincari di settembre

Anche l’operatore telefonico Vodafone effettuerà degli aumenti a settembre. Dal 9 del prossimo mese, infatti, alcune offerte di rete fissa subiranno un aumento di 2,99 euro al mese. Il motivo è quello di continuare ad investire sulla rete per offrire ai clienti la massima qualità dei servizi.

Alcuni utenti, poi, hanno comunicato di aver ricevuto anche degli avvisi di rincari riguardanti la Special Unlimited che scatteranno dal 2 settembre. L’aumento sarà di 1,98 euro al mese ma si avrà un regalo: 20 Gb di internet al mese.

Attenzione anche ai servizi accessori come quello “chi ha chiamato”. Prima erano gratuiti mentre adesso si pagano. Tra i costi accessori ricordiamo che Vodafone, ad esempio, dal 27 luglio ha da portato a 99 centesimi e ad 1,98 euro il costo per coloro che rinnovano con ritardo la loro offerta esattamente di 24 o 48 ore. L’unico vantaggio è che è possibile continuare a fare telefonate e navigare in rete.

Tim a settembre

Tim al momento non ha comunicato alcun aumento a settembre 2019. A luglio e agosto, però, anche tale operatore ha rincarato alcune offerte come la Tim Planet Go, la Special Old e la Ten Go di 1,99 euro al mese. Per la Ricarica +, invece, si applica un costo di 0,99 centesimi in più se il rinnovo dell’offerta viene fatto in ritardo.

Che fare per difendersi dai rincari

Sicuramente per difendersi dai rincari la prima cosa da fare è controllare con attenzione i vari messaggi che arrivano mediante sms o in bolletta dall’operatore con il quale si ha un contratto. Questo perché da quando arriva il messaggio si hanno poi 30 giorni di tempo per disdire in modo del tutto gratuito.

Quando però si sceglie quest’ultima strada la cosa da ricordare sempre è che quando si effettua una raccomandata o si invia una pec per cambiare operatore o disdire semplicemente il contratto bisogna comunicare che il motivo è il cambiamento delle condizioni contrattuali.

Per impedire frequenti rincari, invece, l’unico aiuto potrebbe arrivare dal Disegno di Legge Semplificazioni che al momento è fermo al Senato. Esso infatti potrebbe frenare questa modalità e costringere gli operatori a non modificare le condizioni dell’offerta prima di 6 mesi dalla stipula del contratto.

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