Prosegue il conflitto tra Hamas e lo stato Israele per cui la Farnesina sta sconsigliando i viaggi in quella zona.

Ci si chiede quindi cosa fare se si è già prenotato un volo o un tour organizzato non solo in tale paese ma anche in quelli limitrofi come la Giordania e l’Egitto, si ha diritto al rimborso?

Altroconsumo, l’associazione a tutela dei consumatori, ha fornito tutta una serie di suggerimenti in merito.

Al momento la situazione non è buona: le autorità israeliane, infatti, hanno dichiarato lo stato di guerra che durerà fino alle 18 di oggi, salvo proroghe dato che la situazione è in continua evoluzione.

Ovviamente è molto complicato spostarsi verso Israele per cui è stata proprio la Farnesina a sconsigliare gli spostamenti se non strettamente necessari.

Intanto, il suggerimento diramato è quello di controllare le indicazioni presenti sul sito ufficiale della Farnesina oppure sull’applicazione “Viaggiare Sicuri”. Per gli italiani che si trovano in tale territorio, invece, il consiglio è quello di registrarsi al sito “dovesiamonelmondo.it” e di scaricare l’applicazione “Unità di crisi”. In questo modo si riceveranno comunicazioni in tempo reale.

Ma chi già ha prenotato un viaggio cosa deve fare?

Che fare se si è prenotato già un viaggio?

Voli Israele cancellati fino a oggi 10 ottobre di molte compagnie aeree, salvo proroghe. Ci si chiede quindi: nel caso di prenotazione di un pacchetto tramite tour operator cosa si può fare?

Come comunica Altroconsumo in tal caso ci sono delle garanzie. Se il viaggio viene annullato (come sta accadendo), il consumatore ha diritto al rimborso dell’intera somma.

La norma comunica inoltre che il viaggiatore deve ricevere quanto pagato anche se è lui che rinuncia a partire se nel luogo di destinazione si sono verificate delle circostanze straordinarie come appunto guerre o disastri naturali. Se poi anche la Farnesina, come in questo caso, sconsiglia di partire, chi ha acquisto un pacchetto viaggio in Israele proprio per questi giorni, ha il diritto di richiedere il rimborso integrale.

Viaggio in Israele: che fare se si è prenotata una vacanza, c’è diritto a un rimborso? FAQ Altroconsumo

Nel caso il viaggio in Israele sia fai da te, la situazione cambia di poco. Nel caso di volo prenotato autonomamente: se esso è cancellato (secondo il Regolamento Europeo numero 261 del 2000) si può scegliere tra rimborso ticket e volo alternativo. Non si ha invece diritto a indennizzo in quanto si tratta un annullamento per cause eccezionali. Il consiglio è quindi quello di monitorare il sito della propria compagnia aerea in quanto la situazione si evolve continuamente.

Qualora il volo prenotato fosse confermato ma si desidera rinunciare al viaggio non ci sarà il diritto al rimborso a eccezione delle tasse aeroportuali. L’associazione però comunica che è la Farnesina a sconsigliare di recarsi in Israele per cui si ha diritto lo stesso al rimborso anche se è il cliente a rinunciare al viaggio.

Per quanto riguarda invece i paesi limitrofi, non vi è alcuna restrizione ai viaggi. Il problema è che gli eventi potrebbero modificarsi ora dopo ora per cui si dovranno controllare in tempo reale le indicazioni presenti sul sito della Farnesina o dell’app “Viaggiare Sicuri”.

Riassumendo…

1. La situazione in Israele è molto calda per cui la Farnesina sconsiglia il viaggio in tale territorio
2. Se si è prenotata una vacanza tramite tour operator ed essa viene annullata si ha diritto al rimborso dell’intera somma versata anche se si rinuncia a partire
3. Per il viaggio Fai da te, nel caso di volo annullato si ha diritto a un volo alternativo o al rimborso mentre se si rinuncia al viaggio, dato che è la Farnesina a sconsigliare di viaggiare, si ha diritto comunque al rimborso del biglietto.

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