Si fa quel che si può per sbarcare il lunario, e probabilmente il ristorante di Camogli, in provincia di Genova, ha pensato bene di adottare una politica “discutibile” pur di rimanere a galla. Di cosa stiamo parlando? Della scelta di obbligare gli avventori ad ordinare almeno due portate. Entrando più nel dettaglio, però, ci accorgeremo che la scelta del titolare è prettamente economica, e non si tratta di una speculazione atta a voler guadagnare più del dovuto.
Il web si scatena
Oggi il miglior giudice rimane il web, naturalmente siamo sarcastici, in realtà i social sono il posto peggiore per esprimere le proprie idee, poiché vige l’effetto Gige.
Sostanzialmente è quanto accaduto proprio alla titolare del ristorante di Camogli, in provincia di Genova, con gli internauti che hanno aspramente criticato la scelta dello stesso di obbligare i loro clienti a ordinare almeno due portate a testa. A parte il fatto che un gestore del locale può scegliere la politica del proprio esercizio come meglio crede, nel rispetto della legge, ovviamente. Ma come detto, la scelta in questione è motivata da ragioni economiche.
Ristorante da due portate minimo
A ferragosto i numeri dei ristoranti sono stati da record, ma durante il resto dell’anno ci sono anche momenti di forte crisi. In passato, anche altri ristoranti hanno fatto scelte impopolari e sono poi stati costretti a tornare sui propri passi. Quello di Camogli però non ha la minima intenzione di farlo e va avanti per la sua strada con la politica delle due portate minime a testa. Insomma, chiarite le ragioni che hanno spinto il ristorante ligure a scegliere questa linea, possiamo dire che comunque non è nemmeno poi così singolare come evento. Anzi, c’è stato sicuramente di molto più originale. Gli utenti del web hanno storto ancor di più il naso per la scelta del ristorante di Ortisei di far pagare 3 euro in più per ogni piatto vuoto aggiunto.
E che dire poi di quel cliente che, nella zona del Porto di Palermo, ha visto nello scontrino la voce “apertura tappo” per la bottiglia di spumante che aveva pagato? Un servizio che a quanto pare è costato ben 8 euro. Il titolare si è scusato dicendo che si trattava di un errore di trascrizione, avrebbero dovuto scrivere “servizio al tavolo”, cosa che in effetti in alcuni bar francesi si paga. Certo, 8 euro per tale servizio sembrano in effetti un prezzo un tantino eccessivo, per usare un eufemismo.
I punti chiave…
- ristorante in provincia di Genova obbliga i clienti a ordinare almeno due portate;
- il web si scatena attaccando la gestione dell’esercizio;
- la titolare si difende affermando che si tratta di scelta obbligata per far fronte ai costi.