Ristrutturare in verde: capire le differenze tra lavori grandi e radicali

Entro il 31 dicembre 2024 gli Stati membri UE sono chiamati ad introdurre il passaporto ristrutturazioni. Chi lo rilascia e cosa contiene?
8 mesi fa
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ristrutturazione casa
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La direttiva green, approvata dal Parlamento Europeo, il 12 marzo 2024, chiede tra l’altro agli Stati membri, di prevedere entro il 31 dicembre 2024 il sistema del c.d. “passaporto di ristrutturazione”. Un nuovo documento per i proprietari di casa in cui è delineato il percorso di ristrutturazione da fare per rendere l’immobile in linea con in nuovi standard di efficienza energetica imposti dalla direttiva stessa.

Una direttiva che chiede un completo rinnovo dell’attuale parco immobiliare residenziale e non residenziale dell’intero continente.

L’obiettivo è quello di raggiungere la neutralità di emissione gas serra entro il 2050. In altre parole entro detta data tutti gli edifici europei dovranno essere al massimo dell’efficienza energetica.

Ciò significa necessità di ristrutturare casa per i proprietari. Una ristrutturazione che in alcuni casi è da definirsi “importante” e in altri casi “profonda”. Quali sono le differenze tra questi due nuovi concetti che in apparenza potrebbero sembrare simili?

Il nuovo passaporto di ristrutturazione

Il nuovo passaporto di ristrutturazione, con cui presto i proprietari di casa o, comunque, di edifici, avranno a che fare, è un documento che dovrà essere rilasciato da tecnici esperti qualificati. La direttiva case green ne individua anche il contenuto.

Nel contenuto del passaporto di ristrutturazione, ad esempio, è compresa l’indicazione di informazioni su eventuali ristrutturazioni importanti dell’edificio, e su qualsiasi ammodernamento o sostituzione di un elemento edilizio che faccia parte dell’involucro edilizio e abbia un impatto significativo sulla prestazione energetica dell’involucro edilizio stesso.

A ciò si aggiungono anche le informazioni sui costi stimati per una ristrutturazione profonda. Oltre che la tabella di marcia di ristrutturazione che stabilisce il numero massimo di fasi lavorative che si integrano l’una sull’altra. Il tutto linea con il principio dell’efficienza energetica, per realizzare una ristrutturazione profonda destinata a trasformare l’edificio in un edificio a zero emissioni entro il 2050.

Ristrutturare casa tra lavori “importanti” e “profondi”

Dunque, nel nuovo passaporto di ristrutturazione ci sono due concetti nuovi di “lavori” che entrano in gioco, ossia quello di “importante” e quello di “profonda”.

La direttiva green definisce “importante” la ristrutturazione di un edificio quando, a seconda della scelta dello Stato membro:

  • il costo complessivo della ristrutturazione per quanto riguarda l’involucro dell’edificio o i sistemi tecnici per l’edilizia supera il 25 % del valore dell’edificio, escluso il valore del terreno sul quale è situato;
  • oppure la ristrutturazione riguarda più del 25 % della superficie dell’involucro dell’edificio.

I lavori “profondi”

La ristrutturazione “profonda”, invece, è quella in linea con il principio dell’efficienza energetica al primo posto e con gli sforzi volti a ridurre le emissioni di gas a effetto serra durante l’intero ciclo di vita generate durante la ristrutturazione. È quella che si concentra sugli elementi edilizi essenziali, tra cui:

  • l’isolamento di muri, tetti, pavimenti bassi;
  • la sostituzione dei lavori di falegnameria esterni;
  • la ventilazione e il riscaldamento o i sistemi di riscaldamento;
  • il trattamento dei ponti termici.

Il tutto al fine di garantire il necessario comfort degli occupanti in estate e inverno. È definita “profonda” anche quella che comporti una riduzione di almeno il 60 % della domanda di energia primaria per gli edifici con le prestazioni peggiori. In tal caso, tuttavia, deve trattarsi di edifici per i quali non è tecnicamente ed economicamente fattibile rispettare la norma in materia di edifici a zero emissioni, e che trasforma un edificio o un’unità immobiliare:

  • entro il 1° gennaio 2027 in un edificio a energia quasi zero;
  • dal 1° gennaio 2027 in un edificio a zero emissioni.

Ai due concetti si aggiunge anche quello della “ristrutturazione profonda per fasi“, ossia quella profonda effettuata in un numero massimo di fasi che possono includere l’uso dei contratti di rendimento energetico.

Riassumendo…

  • entro il 31 dicembre 2024 gli Stati membri dell’UE devono adottare il nuovo sistema del “passaporto di ristrutturazione”
  • vengono introdotte nuove definizione di ristrutturazione, che si distinguono tra
    • importante
    • profonda
    • profonda per fasi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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