Il decreto maggio potrebbe contenere misure importanti anche per l’edilizia, uno dei settori che, congiuntamente a quello immobiliare in qualche modo correlato, ha subito rallentamenti e necessita di aiuti per non affossarsi. Una cosa di cui il governo, per parola dello stesso premier Conte, ha tenuto considerazione nelle prossime misure del decreto maggio.
Lavori in casa: detrazioni fiscali fino al 100%
L’idea è quella di prevedere detrazioni fiscali fino al 100% per chi fa lavori di ristrutturazione in casa nel 2020 o 2021.
Non solo: la detrazione potrebbe arrivare addirittura al 110% (qualcuno aveva ipotizzato anche il 12o%) se i lavori sono funzionali a rendere locali di imprese idonei alle necessità architettoniche imposte dall’emergenza Covid-19 (vedi distanziamento postazioni etc).
Sempre nel pacchetto per sostenere l’edilizia potrebbe trovare spazio il credito di imposta per gli affitti di laboratori e immobili di categorie catastali artigianali, interventi sull’IMU e il recupero della cedolare secca sui contratti in essere per i negozi.
Cantieri riaperti: servono incentivi per i lavori in casa
La fase 2 ha dato via libera alla riapertura dei cantieri. Tuttavia occorre un piano di incentivi per i proprietari di casa che dovrebbero disporre della liquidità per fare i lavori (cosa non sempre possibile in questo periodo di crisi). E questo obiettivo ci riporta proprio alle parole del Presidente Conte che ha spiegato: “stiamo pensando a una grande semplificazione degli iter per le opere edili”. Ad aggiungere dettagli in merito, in particolare rispetto alla proposta di alzare al 110% gli incentivi per chi adegua i locali di impresa all’emergenza coronavirus fino al 110% è stato il vice-ministro dell’Economia Castelli.
Informazioni ufficiali si avranno solamente con l’uscita del decreto ma questa potrebbe essere probabilmente un’anticipazione interessante per chi ha in programma di fare lavori in casa nei prossimi mesi.
Restiamo a casa? Si ma facciamoci i lavori: quali si possono detrarre