Si è conclusa l’asta odierna del Tesoro per l’emissione di nuove tranche dal controvalore complessivo di 4,75 miliardi di euro. Nel dettaglio, in offerta vi era la quinta tranche del BTp short term e due BTp€i, cioè titoli di stato indicizzati all’inflazione dell’Eurozona. I risultati dell’asta si sono rivelati interessanti proprio per capire le aspettative del mercato circa la crescita dei prezzi al consumo anche nel medio-lungo periodo. Dati grosso modi noti grazie all’andamento dei bond sul mercato secondario, ma le nuove emissioni hanno dato conferma.
Il BTp€i 15 maggio 2029 e cedola reale 1,50% (ISIN: IT0005543803) è stato piazzato per 768 milioni di euro, a fronte di richieste per 1,83 miliardi. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 97,16 centesimi, corrispondente a un rendimento reale del 2,05%. Il rendimento del BTp con cedola fissa e simile durata si aggira intorno al 4,05%, ragione per cui deduciamo che il mercato sconti un’inflazione media per i prossimi cinque anni e mezzo del 2%, sostanzialmente in linea con il target della BCE. Da notare, però, che negli anni pre-Covid il dato era stato nettamente inferiore.
Risultati asta BTp€i confermano alta inflazione attesa
C’era un altro BTp€i in emissione, con scadenza 15 settembre 2041 e cedola reale 2,55% (ISIN: IT0004545890). Con un prezzo di aggiudicazione di 99,68 centesimi, il rendimento reale è risultato del 2,59%. L’importo collocato è stato di 982,42 milioni contro richieste per 1,43 miliardi. In questo caso, lo spread con il BTp 2041 con cedola fissa viaggia in area 2,40%. La conferma che il mercato sconti un tasso d’inflazione elevato anche nel lunghissimo periodo per l’Eurozona.
Infine, il BTp short term con cedola 3,60% e scadenza 29 settembre 2025 (ISIN: IT0005557084) è stato aggiudicato ad un prezzo di 99,37 centesimi, pari a un rendimento lordo del 3,97%. In questo caso, 2,75 miliardi di euro collocati contro ordini per 4,32 miliardi.