Il Tesoro ha raccolto stamane 7,25 miliardi di euro con l’emissione in asta di tre nuovi bond a medio-lunga scadenza. Per l’occasione ha fatto il suo debutto il nuovo BTp a 10 anni (ISIN: IT0005518128). Il titolo, scadenza 1 maggio 2033, è stato collocato con cedola fissa lorda del 4,40% all’anno. A fronte dei 3,75 miliardi di euro offerti, al massimo della forchetta preventivata, gli ordini sono stati pari a 4,88 miliardi, per un rapporto di copertura di 1,3. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 101,71, corrispondente a un rendimento annuo lordo del 4,24%.
Prezzi in rialzo dopo board BCE
Il prezzo di sbarco sul mercato è stato, dunque, nettamente sopra la pari. Ciò è dovuto al board BCE di ieri, che nell’alzare i tassi d’interesse non ha per il momento varato alcun provvedimento di chiusura dei rubinetti della liquidità con il “quantitative easing”. I reinvestimenti restano, ragione per cui sia i rendimenti che gli spread sono letteralmente crollati nel tardo pomeriggio di ieri. Il vecchio decennale oggi offriva un rendimento in area 4,05% prima dell’asta. In altre parole, il nuovo BTp a 10 anni ha esitato un rendimento a premio di circa lo 0,20%.
Quanto agli altri due bond, collocati tutti i 2,75 miliardi di euro del BTp 1 dicembre 2027 e cedola 2,65% al rendimento del 3,48%. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 96,32 centesimi. Infine, 750 milioni sono stati raccolti tramite il CcTeu 15 aprile 2026 con cedola annualizzata 2,512% (spread dello 0,5% sull’Euribor a 6 mesi). Rendimento lordo del 2,54% con prezzo pari a 99,88 centesimi.
BTp a 10 anni con rendimento positivo
Tornando al nuovo BTp a 10 anni, ai prezzi del collocamento odierno la cedola annuale netta effettiva sarebbe del 3,44%, comunque più che soddisfacente per tutelarci verosimilmente dall’inflazione.
Il vecchio BTp a 10 anni al momento ci offre, invece, una cedola netta effettiva del 2,52%. A fronte di una cedola lorda del 2,50%, il prezzo di acquisto odierno sul mercato secondario si trova in area 86,65 centesimi. Il nuovo decennale presenta una cedola più alta dell’1,90% e che era stata fissata dal Tesoro prima del board BCE. Sarebbe probabilmente stata un po’ meno generosa con qualche giorno di ritardo.