Ritiro pensione alle Poste, arriva la polizza per il rimborso immediato fino a 700 euro

Poste Italiane assicura contro il prelievo della pensione allo sportello ATM in caso di furto. Come ottenere un risarcimento fino a 700 euro.
8 mesi fa
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furto pensione alle poste

Sempre più frequentemente si apprende di furti di soldi della pensione presso gli uffici postali. Vittime sono soprattutto le persone anziane sole, a volte distratte o poco accorte, che incappano in raggiri, scippi o furti veri da parte di malviventi. Soprattutto nei grandi centri urbani e nelle zone di periferia dove la sorveglianza è limitata e i ladri possono agire più indisturbati.

Accade spesso in prossimità degli uffici postali dove i pensionati sono ancora abituati a ritirare la pensione in contanti.

Ma anche presso gli sportelli ATM Postamat. E il periodo più propizio per i ladri studiare furti delle pensioni alle Poste sono solitamente i primi giorni del mese quando vengono pagati gli assegni da parte dell’Inps e gli anziani li ritirano tramite banco posta o libretto, sia allo sportello fisico che tramite bancomat.

Furto pensione alle Poste

Le Poste raccomandano sempre vivamente di prestare attenzione ai borseggiatori e di recarsi presso gli uffici postali accompagnati da qualcuno. Le persone anziane sono infatti più vulnerabili e raggirabili dai malfattori. E i casi di furto della pensione alle Poste sono in tendenziale aumento in tutta Italia. Di meno presso le banche dove c’è più sorveglianza da parte degli istituti di vigilanza privata.

Per questo motivo particolare, Poste Italiane ha stipulato un contratto di assicurazione che tutela le vittime di furti di pensione alle Poste o raggiri dopo il prelevamento dei soldi. Chi subisce un furto il giorno del pagamento della pensione, in tal senso, può quindi ottenere un risarcimento da parte di Poste Italiane fino a 700 euro. Anche se non è facile intraprendere tutta la trafila burocratica soprattutto pe runa persona anziana.

Ma attenzione, assicurati contro il furto della pensione alle Poste sono solo coloro che hanno un conto corrente postale o un libretto. La polizza assicurativa non tutela i pensionati che prelevano la pensione direttamente allo sportello in contanti.

E in Italia ce ne sono ancora tanti. Un modo, quindi, per spingere i pensionati ad aprire un conto o un libretto presso le Poste laddove ancora non ce l’hanno.

Come ottenere il risarcimento

Il risarcimento da parte della compagnia assicuratrice, in caso di furto della pensione alle Poste, può essere ottenuto solo nei limiti di 700 euro. Per questo, gli addetti raccomandano sempre di non prelevare somme di denaro superiori. Chi preleva 1.000 euro e subisce un furto, avrà diritto solo a un risarcimento di 700 euro, come previsto dal contratto di assicurazione.

Per ottenere il risarcimento, poi, è necessario sporgere denuncia tramite Polizia o Carabinieri e poi presentare la richiesta di rimborso agli sportelli postali esibendo prova del prelevamento di denaro (scontrino ATM o ricevuta rilasciata allo sportello). I tempi di recupero non sono brevi, circa 30 giorni, ma è garantito il risarcimento fino a 700 euro. Faranno fede anche eventuali testimonianze e prove di videosorveglianza.

L’assicurazione copre episodi di furto pensione alle Poste che avvengono nell’arco di due ore dal prelevamento della pensione presso sportelli ATM Postamat o uffici postali. E comunque nei pressi del luogo di prelevamento della pensione. L’assicurazione non interviene, quindi, se il furto avviene, ad esempio, presso la propria abitazione, in negozi o a distanza di tempo dal pagamento della pensione.

Riassumendo…

  • Poste Italiane assicura contro il prelievo della pensione allo sportello ATM in caso di furto.
  • E’ previsto un risarcimento fino a 700 euro in caso di prelievo presso ATM Postamat.
  • Necessaria la denuncia alle autorità di pubblica sicurezza e dimostrazione di prelevamento di denaro nei pressi dell’ufficio postale.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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