Ritiro pensione, da febbraio 2022 senza green pass non si entra in posta

Per il ritiro pensione alla posta da febbraio 2022, salvo ripensamenti serve il green pass base. Niente, quindi, pass free a questo scopo
3 anni fa
1 minuto di lettura
Quando saranno pagate le pensioni di ottobre (calendario ufficiale)

Non è arrivato il pass free per il ritiro pensione direttamente in contanti presso gli sportelli dell’ufficio postale. Dal 1° febbraio 2022 sarà necessario esibire, quindi, quanto meno il green pass base.

Per ora la cosa non interessa le pensioni di febbraio 2022 che saranno pagate con un calendario anticipato, come avvenuto per gli scorsi mesi e ciò in considerazione del prolungarsi al 31 marzo 2022 dello stato di emergenza Covid-19.

Pensioni febbraio 2022: il ritiro è anticipato

In attesa dell’ufficialità da parte dell’INPS, per il ritiro pensione di competenza del mese di febbraio 2022 direttamente in contanti alla posta, il calendario da seguire dovrebbe essere il seguente:

  • Martedì 25 gennaio 2022, dalla A alla B
  • mercoledì 26 gennaio 2022, dalla C alla D
  • giovedì 27 gennaio 2022, dalla E alla K
  • venerdì 28 gennaio 2022, dalla L alla O
  • sabato 29 gennaio 2022, dalla P alla R
  • lunedì 31 gennaio 2022, dalla S alla Z.

Ritiro pensione in posta, cosa cambia dal 1° febbraio

L’ultimo decreto Covid ha esteso l’obbligo di green pass base anche per l’accesso ai servizi postali, bancari, finanziari ed altre attività (anche commerciali).

Obbligo questo che scatterà dal 1° febbraio 2022. Successivamente era atteso un DPCM che individuasse le attività e i servizi per il cui accesso non servisse la certificazione verde.

Il DPCM è arrivato scorsa settimana, e non indica tra i servizi esclusi da green pass base il ritiro della pensione in posta. Questo significa, quindi che salvo futuri ripensamenti, dal 1° febbraio 2022 chi vuole accedere alla posta per il ritiro pensione in contanti dovrà esibire il green pass base, ossia quello che attesta la vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo al virus.

Saranno ugualmente validi, ovviamente anche il green pass “rafforzato”, ossia quello rilasciato per vaccinazione o guarigione (il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare) e quello “booster”, ossia quello rilasciato dopo la dose di richiamo (c.d. 3 dose vaccinale).

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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