Rivoluzione acqua potabile: gratis al ristorante, guerra alle bottiglie in plastica

Il Parlamento dell'Unione Europea ha approvato le norme per rendere l'acqua potabile più sicura, al ristorante anche l'acqua potabile gratis.
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6 anni fa
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L’Europarlamento ha riscritto nelle ultime ore un’importante pagina di storia in merito all’acqua potabile e i diritti dei cittadini europei. Con 300 voti favorevoli, 98 contrari e 274 astenuti, il Parlamento dell’Unione Europea ha approvato norme per rendere l’acqua potabile più sicura e accessibile a tutti. Tra i provvedimenti più importanti presi si registra l’obbligo di servire l’acqua potabile gratis al ristorante, senza che i clienti del locale debbano pagare. L’obiettivo da parte delle nuove norme Ue è di rendere tale bene accessibile a quante più persone possibili nel Vecchio Continente.

Acqua potabile, nuove norme 20 anni dopo

Sono trascorsi 20 anni dall’ultima volta in cui l’Europarlamento si è espresso su temi così sensibili per la popolazione europea (concetto che può però essere benissimo esteso su scala globale). L’acqua potabile rappresenta un bene primario per tutti, non soltanto per i cittadini appartenenti agli Stati membri dell’Unione Europea. Il fatto che siano passato un ventennio dall’ultima volta in cui l’Europarlamento ha discusso di questo tema è una chiara testimonianza di come troppo spesso si tenda a sottovalutare quella che può essere definita anche in Europa un’emergenza reale.

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Ue dichiara guerra alle bottiglie in plastica

Le norme approvate dall’Europarlamento di Strasburgo nell’ultima settimana portano in auge la battaglia contro l’utilizzo delle bottiglie in plastica. Uno dei principi cardine infatti è di ridurre l’utilizzo della plastica come recipiente per contenere l’acqua potabile, incentivando la costruzione di fontane nelle aree pubbliche di grandi e piccole città. Inoltre la nuova normativa prevede la riduzione di elementi inquinanti riscontrabili nell’acqua potabile, tra cui il piombo. La gratuità dell’acqua dovrà essere garantita non soltanto all’interno dei ristoranti ma anche nei servizi di catering e nelle mense.

Nelle prossime settimane sono attesi nuovi aggiornamenti sulla decisione presa dall’Europarlamento nell’ultimo fine settimana.

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