Con la rivoluzione del Bancomat tutto potrebbe cambiare per chi effettua prelievi presso gli sportelli Atm di Banche diverse dalla propria. Ogni anno sono circa 150 milioni i prelievi che vengono eseguiti ed ogni correntista ora rischia di sborsare fino a 1,50 euro ad operazione. Ecco cosa sta succedendo.
Rivoluzione Bancomat: che succede
Bancomat Spa è la società che gestisce i circuiti di prelievo/pagamento più diffusi in Italia. Di recente ha chiesto che fosse il proprietario dell’Automated Teller Machine a decidere i costi dei prelievi per chi non è correntista presso quell’Istituto di Credito.
Come funzionano adesso i prelievi adesso senza la possibile rivoluzione Bancomat
Quasi tutte le Banche oggi danno la possibilità ai propri clienti di effettuare prelievi gratuiti presso sportelli Atm diversi. La tendenza è però quella di far pagare una commissione senza tenere conto della cifra che si ritira (in molti casi). Tali costi, però, possono essere modificati per motivo giustificato purché vengano resi noti ai clienti con anticipo.
Chi ci perderà se passerà la rivoluzione Bancomat
Se l’Antitrust approverà la richiesta di Bancomat Spa, il costo di ogni prelievo presso gli Atm di una Banca diversa dalla propria, sarà deciso dalla Banca proprietaria dello sportello. Ovviamente a premere di più in questa direzione sono le grandi realtà bancarie che hanno molti sportelli ubicati sul territorio. Come abbiamo già detto, quindi, saranno penalizzate le Banche medio-piccole con poche filiali fisiche e quelle online. La previsione, in base alla proposta presentata la scorsa estate, sarebbe di un tasso massimo di commissione applicata ai prelievi di 1,50 euro. Stabilito un limite massimo (che potrebbe anche cambiare), quindi, è possibile che le Banche si allineeranno in toto e che quindi si scelga proprio la cifra su indicata con un grosso incremento di costi per chi prima non pagava nulla.
Leggi anche: Bonus bancomat 2022 fino a 480 euro. Ecco come funziona
[email protected]