Roaming a pagamento: c’è lo stop fino al 2032, ecco cosa significa

È stato raggiunto nella notte un accordo per abolire il roaming a pagamento fino al 2032. Novità poi anche per il servizio di emergenza all'estero.
3 anni fa
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Partita la terza rivoluzione iliad.

Nella notte tra le istituzioni dell’Unione Europea è stato raggiunto un accordo per abolire il roaming a pagamento fino al 2032. Il nuovo regolamento entrerà in vigore a partire dal prossimo 1° luglio 2022 in quanto il sistema che esiste ora sarebbe scaduto il 30 giugno. Parliamo del Roam Like to Home grazie al quale i cittadini possono continuare ad utilizzare la propria offerta telefonica all’interno dell’Unione Europea.

Stop roaming a pagamento fino al 2032

È l’anno 2017 quello del regolamento europeo sul roaming.

Grazie ad esso tutti i cittadini dell’Unione Europea possono spostarsi da uno stato all’altro utilizzando la propria offerta senza costi in aggiunta. Minuti e messaggi sono utilizzabili interamente mentre per il traffico dati si applicano dei limiti sulla quantità di dati in base alla propria tariffa nazionale.
Grazie al nuovo accordo, quindi, peri prossimi 10 anni non ci si dovrà preoccupare della propria bolletta telefonica quando si viaggia in Ue. Si avrà inoltre diritto alla medesima qualità e velocità di connessione e quindi anche al 5G. Chi fornisce servizi in roaming dovrà offrire quindi la stessa qualità di roaming di quelli offerti nel paese qualora le condizioni siano disponibili sulla rete del paese visitato. Chi viaggia, poi, potrà accedere ai servizi di emergenza senza pagare nulla sia nel caso di chiamata che messaggio. Oltre a questa, l’altra grande novità è che gli operatori delle telecomunicazioni, dovranno fornire informazioni sul numero di emergenza europeo 112.

Abolizione roaming a pagamento

Per quanto riguarda invece l’abolizione dei sovraprezzi per le chiamate intra-Ue non c’è stato alcun accordo. Questo significa che continuerà ad esserci il limite massimo di 19 centesimi al minuto come prezzo massimo regolato per tale tipologia di chiamate. In ogni caso la Commissione Europea esaminerà più a fondo la questione e deciderà se effettuare altre riduzioni.
Infine le tariffe di roaming all’ingrosso ovvero i prezzi che gli operatori si addebitano a vicenda quando i clienti usano altre reti durante il roaming in Ue saranno invece limitate.

Esattamente a 2 euro per Gb dal 2022 fino ad arrivare ad 1 euro nel 2027. Nel caso in cui in un viaggio si superi il limite del proprio contratto, i costi in aggiunta eventuali, quindi, non potranno superare tali soglie.
Per tali decisioni c’è grande soddisfazione da parte del Parlamento Europeo. L’eurodeputata Angelika Winzig comunica infatti che l’obiettivo è quello di creare un mercato del roaming più equo riducendo i massimali all’ingrosso e creare condizioni migliori per i consumatori.
Leggi anche: Brexit, stop al roaming tra Europa e Regno Unito: impennata delle tariffe in arrivo?
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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