Arrivano buone notizie per coloro i quali hanno aderito alla rottamazione delle cartelle ma poi non hanno pagato le rate previste ai fini della definizione agevolata 2024. Infatti, nella L. di conversione del DL Milleproroghe (DL 215/2023) che sarà approvata nei prossimi giorni, è prevista la riapertura della sanatoria con una proroga delle prime due rate che erano scadute in seconda battuta lo scorso 18 dicembre 2023. E’ corretto parlare di “seconda battuta”, in quanto anche la scadenza di dicembre era frutto di un intervento di proroga che riguardava le prime due rate scadute rispettivamente al 31 ottobre e al 30 novembre.
Scadenze, quest’ultime, rispetto alle quali si applicavano gli usuali cinque giorni di tolleranza. Tolleranza che però non ha riguardato la scadenza del 18 dicembre, infatti si trattava di un termine secco.
Detto ciò, con un emendamento al DL Milleproroghe viene prevista una proroga delle prime due rate con applicazione dei 5 giorni di possibile ritardo.
La rottamazione delle cartelle
Grazie alla rottamazione delle cartelle, Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023, il contribuente che ha presentato domanda entro il 30 giugno 2023 o entro il 30 settembre per i residenti dei territori alluvionati, può pagare i debiti indicati nella cartella versando:
- l’imposta, la tassa o il tributo indicato nella cartella;
- le spese di rimborso per le procedure esecutive;
- le spese di notifica della cartella di pagamento;
- gli interessi di dilazione al 2% in caso di richiesta di rateazione delle somme dovute in seguito alla sanatoria.
La sanatoria elimina le sanzioni collegate alla maggiore imposta dovuta nell’atto; gli interessi anche riferiti alla ritardata iscrizione a ruolo; le somme aggiuntive ai crediti previdenziali (art.27, D. Lgs. 46/99); l’aggio della riscossione. Il contribuente non è tenuto a pagare neanche gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. Nonché l’aggio della riscossione che per le precedenti sanatorie era calcolato su imposte e interessi da ritardata iscrizione a ruolo.
La rottamazione prevede delle scadenze piuttosto ravvicinate. Soprattutto le prime due rate: 31 ottobre e 30 novembre. Ognuna delle quali pari al 10% del totale sanatoria. Prime due rate che, per via del DL 145/2023, sono state spostate al 18 dicembre. Anche con addebito rottamazione a gennaio.
Le restanti sedici rate di 18, devono essere versate nei 4 anni successivi, alle seguenti scadenze: 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.
In caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, anche di una sola rata, la Definizione agevolata risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Rottamazione cartelle 2024. Proroga con 5 gg di tolleranza (DL Milleproroghe)
Arriviamo così all’intervento del DL Milleproroghe.
Come detto, con il DL 145, c’era già stata una remissione in bonis. Infatti chi ha pagato le prime due rate entro lo scorso 18 dicembre non è decaduto dalla sanatoria. Conservando tutti i vantaggi previsti dalla legge. Senza però che si applicassero i 5 giorni di tolleranza della pace fiscale.
Detto ciò, con un emendamento al DL Milleproroghe, viene previsto che le prime due rate potranno essere versate entro il prossimo 15 marzo 2024. Attenzione, è oggetto di proroga anche la 3° rata in scadenza al 28 febbraio.
Cosicché nel complesso sono interessati dalla remissione in bonis:
- coloro i quali non hanno pagato la prima rata al 31 ottobre e neanche al 18 dicembre insieme alla 2°;
- chi non ha pagato la 2° rata al 30 novembre o al 18 dicembre;
- chi non ha pagato le prime due rate entro il 18 dicembre;
- chi ha pagato le prime due rate ma deve ancora pagare la terza rata.
In tutti questi casi si rientra nella proroga al 15 marzo.
Al contrario di quanto previsto per la precedente proroga del 18 dicembre, nell’emendamento qui in esame è prevista espressamente l’applicazione dei 5 giorni di tollerenza ex art. 3, comma 14-bis , D.L. n.
Riassumendo…
- Il DL Milleproroghe prevede una nuova remissione in bonis per la rottamazione delle cartelle;
- sarà possibile pagare le prime tre rate entro il 20 marzo;
- è necessario attendere la pubblicazione della L. di conversione del Milleproroghe in Gazzetta Ufficiale.