L’iter legislativo del Disegno di Legge (Ddl) 1375, che introduce la nuova pace fiscale denominata “rottamazione-quinquies”, sta avanzando.
Questo nuovo provvedimento propone opportunità per i contribuenti di regolarizzare i debiti fiscali e non fiscali, ma sono molte le differenze rispetto alla precedente “rottamazione-quater”.
In questo articolo, esploreremo le differenze principali e le analogie tra le due sanatorie fiscali, evidenziando le modifiche introdotte con la rottamazione-quinquies.
La rottamazione-quater. Entro il 30 aprile si può riattivare
La rottamazione-quater è stata introdotta nel 2023 come una possibilità di regolarizzare i debiti fiscali e non accumulati fino al 30 giugno 2022, tramite la “definizione agevolata” dei debiti affidati all’Agente della Riscossione (ADER).
È applicabile non solo ai debiti legati a imposte dirette, ma anche ai tributi locali come IMU, TARI e multe, anche per i Comuni e altri enti locali.
Le principali caratteristiche della rottamazione-quater sono:
- Periodo di riferimento: la rottamazione-quater include i debiti affidati all’Agente della Riscossione dal 1° gennaio 2000 fino al 30 giugno 2022.
- Modalità di pagamento: è possibile scegliere tra il pagamento in un’unica soluzione o la rateizzazione in un massimo di 18 rate (2 iniziali + 4 rate annuali 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024). Le prime due rate sono più elevate, coprendo il 20% del debito totale.
- Sanzioni e interessi: con la rottamazione-quater, le sanzioni e gli interessi compresi quelli di mora sono eliminati (oltrechè aggio e somme aggiuntive a crediti previdenziali), ma non le spese di notifica e rimborso delle procedure esecutive e naturalmente il capitale (ad esempio l’importo dell’imposta Irpef, Iva, IMU, cc.).
- Decadenza dal beneficio: la decadenza scatta se non si paga una singola rata nei termini previsti.
In caso di decadenza, l’intero debito non sanato torna ad essere recuperato in base alle modalità ordinarie.
- Comuni e Altri Enti Locali: è possibile per i comuni e gli enti locali aderire alla rottamazione-quater, estendendo la sanatoria ai debiti derivanti da ingiunzioni fiscali come IMU, TARI, multe, bollo auto e altri tributi locali. Quindi, non è vero che la rottamazione-quater non si applica agli enti locali.
Entro il 30 aprile è possibile presentare domanda di riammissione alla rottamazione-quater.
La rottamazione-quinquies
La rottamazione-quinquies è una nuova proposta che si inserisce nell’ambito della politica di pace fiscale.
Il Disegno di Legge AS. 1375, che si trova attualmente in discussione, propone un allargamento delle possibilità di definizione agevolata per i debitori fiscali, introducendo anche nuovi benefici.
Le principali caratteristiche della rottamazione-quinquies sono:
- Periodo di riferimento Esteso: a differenza della rottamazione-quater, la rottamazione-quinquies estende il periodo di riferimento fino al 31 dicembre 2023. In questo modo, si permetterà a chi ha accumulato debiti fiscali anche nel 2023 di aderire alla sanatoria.
- Modalità di pagamento più flessibili: la rottamazione-quinquies prevede una rateizzazione più lunga e più flessibile, con la possibilità di saldare i debiti in un massimo di 120 rate mensili, per un periodo che arriva fino a 10 anni, a differenza delle 18 rate della rottamazione-quater.
- maggior tolleranza sulla decadenza: nella rottamazione-quinquies, la decadenza avviene solo se il contribuente non paga almeno 8 rate non consecutive.
Questo è un miglioramento rispetto alla rottamazione-quater, dove bastava il mancato pagamento di una sola rata per perdere il beneficio della sanatoria.
- Annullamento di sanzioni e interessi: come la rottamazione-quater, anche nella rottamazione-quinquies le sanzioni e gli interessi saranno annullati.
- Possibilità di adesione per enti Locali: anche con la rottamazione-quinquies, gli enti locali (Comuni, Province, Regioni) possono decidere di aderire alla definizione agevolata dei debiti derivanti da ingiunzioni fiscali (IMU, TARI, multe, ecc.), ma sarà necessaria una delibera dell’ente locale per consentire ai contribuenti di accedere alla sanatoria.
Dunque, la rottamazione-quinquies si applica anche alle ingiunzioni fiscali degli enti territoriali.
Differenze tra Rottamazione-Quater e Rottamazione-Quinquies
Caratteristica | Descrizione |
Periodo di Riferimento | Rottamazione-Quater: 1° gennaio 2000 – 30 giugno 2022. Rottamazione-Quinquies: 1° gennaio 2000 – 31 dicembre 2023. |
Modalità di Pagamento | Rottamazione-Quater: Unica soluzione o fino a 18 rate Rottamazione-Quinquies: Unica soluzione o fino a 120 rate mensili. |
Prima Rata | Rottamazione-Quater: Scadenza limitate con importi elevati Rottamazione-Quinquies: Scadenza più ampie con rate più basse. |
Decadenza dal Beneficio | Rottamazione-Quater: Decadenza dopo il mancato pagamento/parziale pagamento di una sola rata o oltre i cinque giorni di tollerenza Rottamazione-Quinquies: Decadenza dopo il mancato pagamento di 8 rate, anche non consecutive. |
Annullamento di Sanzioni | Per entrambe le sanatorie. |
Adesione degli Enti Locali | Entrambe le sanatorie sono applicabili a Comuni, Province e Regioni per tributi locali (IMU, TARI, multe) previa delibera dell’ente locale. |
Riassumendo.
- Periodo di Riferimento: la rottamazione-quinquies estende la sanatoria ai debiti affidati all’Agente della Riscossione fino al 31 dicembre 2023, mentre la rottamazione-quater copriva fino al 30 giugno 2022.
- Modalità di Pagamento: la rottamazione-quinquies offre un periodo di pagamento molto più lungo, fino a 120 rate mensili, rispetto alle 18 rate della rottamazione-quater.
- Decadenza dal Beneficio: la rottamazione-quinquies permette una maggiore tolleranza sulla decadenza, con la possibilità di saltare fino a 8 rate non consecutive, rispetto a nessuna per la rottamazione-quater.
- Annullamento delle Sanzioni: nella rottamazione-quinquies vengono annullate le sanzioni e gli interessi al pari della rottamazione-quater;
- Adesione degli Enti Locali: La rottamazione-quinquies prevede che anche gli enti locali possano aderire alla sanatoria, estendendo la rottamazione a debiti derivanti da ingiunzioni fiscali.