In questi giorni non si fa che parlare della rottamazione delle cartelle Equitalia in attesa dell’approvazione definitiva del decreto fiscale che la contiene.
Il voto finale che contiene il decreto potrebbe, infatti, subire delle modifiche con il voto finale che potrebbe portare a novità che riguardano la rateazione.
A questo punto a chi conviene aspettare il voto definitivo del decreto e a chi, invece, converrebbe aderire subito alla rottamazione facendo domanda?
Rottamazione cartelle Equitalia: aderire o aspettare?
Come ormai ampiamente descritto in precedenti articoli, la rottamazione delle cartelle Equitalia porterebbe uno sconto al contribuente di eventuali sanzioni e interessi sul capitale da pagare, ma con la rottamazione è possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 4 rate in un anno (quindi rate trimestrali).
Ma le novità che potrebbe portare il voto finale riguardano proprio la possibilità di aumentare il numero di rate in cui dilazionare il debito.
Per chi non ha fretta, quindi, e non ha particolari motivi per volere accelerare i tempi della richiesta, conviene in ogni caso attendere come si evolverà l’iter burocratico parlamentare del decreto con la speranza che il numero di rate possa essere aumentate entro il voto finale. Questo comporterebbe enormi benefici per i debitori che accelerando i tempi si troverebbero a dover pagare il debito in sole 4 rate.
Per i contribuenti, invece, che rischiano azioni esecutive da parte del Fisco, come pignoramenti ed ipoteche, l’avvio della procedura della rottamazione dovrebbe essere avviato al più presto indipendentemente da quello che potrebbe essere deciso in seguito dal Parlamento presentando subito la domanda.
Per quanto riguarda, invece, i contribuenti che hanno già ottenuto una rateazione da parte di Equitalia in 60 o 72 rate potrebbe non convenire aderire alla rottamazione delle cartelle, soprattutto se il debito nei confronti del Fisco è molto elevato.
Al riguardo, per approfondire puoi leggere anche: Rottamazione cartelle Equitalia o prescrizione: quale conviene di più?