Chi ha debiti fiscali in sospeso ha due vie legali per sperare di non pagare: la rottamazione delle cartelle Equitalia e la prescrizione delle stesse. Gli effetti sembrano identici tanto che non di rado le due fattispecie vengono confuse ma a ben vedere siamo di fronte a due fenomeni diversi. Quale dei due è più conveniente per il contribuente?
Prescrizione cartelle Equitalia: ha senso aspettare?
Il primo luglio 2017, con la chiusura di Equitalia e il passaggio alla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione, è facile prevedere che l’attività subirà dei ritardi.
Rottamazione cartelle Equitalia: chi non può sperare nella prescrizione
Se invece la cartella scade tra qualche anno, sperare nella prescrizione è un rischio nonché una vana speranza. Più realisticamente si può fare domanda per la rottamazione della cartella, potendo così contare su uno sconto su sanzioni ed interessi.
Rottamazione cartelle Equitalia: cosa si paga in ogni caso
La rottamazione delle cartelle Equitalia prevede uno sconto sulle sanzioni dovute sulle somme e sugli interessi di mora. Restano invece da pagare:
- gli interessi per ritardata iscrizione al ruolo;
- le somme maturate a titolo di aggio (calcolate però solo sul capitale e sugli interessi);
- le spese per le procedure esecutive;
- le spese di notifica della cartella.