Rottamazione cartelle esattoriali, le associazioni dei consumatori avvisano i contribuenti di fare molta attenzione e di vagliare le cartelle da inserire nella definizione agevolata.
Rottamazione cartelle esattoriali: le novità
La Definizione agevolata prevista nell’articolo 6 del decreto legge n. 193/2016, si applicava alle somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2015. La novità fondamentale è che prevede un taglio sulle sanzioni e sugli interessi.
Tra le novità, oltre l’inclusione dei debiti 2016 e l’aumento delle rate che da 4 passano a 5, slitta anche la presentazione della domanda di rottamazione cartelle, il termine ultimo è fissato al 31 marzo 2017.
- tre rate, di pari importo, nel 2017 nei mesi di luglio, settembre e novembre;
- e due sempre di pari importo nel 2018, nei mesi di aprile e settembre.
L’adesione dà la possibilità di pagare i debiti accumulati senza interessi e sanzioni, anche se già iscritte a ruolo.
In particolare, riguarda tutti i carichi affidati agli agenti della riscossione, relativi al periodo 2000-2016. Saranno comprese anche le multe stradali. limitate però agli interessi, inclusi quelli per ritardato pagamento. Potranno essere rottamate anche le cartelle degli enti locali: regioni, comuni e province.
Rottamazione cartelle esattoriali: fate attenzione
Le associazioni dei consumatori, consigliano di fare attenzione e di controllare bene le cartelle che si intende inserire nella rottamazione.
Si ricorda che i tempi di prescrizione di interessi e sanzione è 5 anni, inoltre i tempi della rateizzazione sono brevi e non sempre si riesce in solo 5 rate di cui il 70% del debito deve essere versato nel 2017. Si fa presente che se non si paga l’adesione alla rottamazione, sui debiti graveranno di nuovo interessi e sanzioni.
Secondo le associazioni dei consumatori, la manovra, introdurrebbe un vulnus al diritto di difesa. La normativa per l’adesione alla rottamazione cartelle, precisa, che il debitore nella dichiarazione di adesione debba indicare che “la pendenza di giudizi aventi ad oggetto i carichi cui si riferisce la dichiarazione, e assumere l’impegno a rinunciare agli stessi”.