Ed alla fine la tanto attesa proroga per la presentazione delle domande di definizione agevolata delle cartelle esattoriali è finalmente arrivata. I contribuenti interessati dalla rottamazione delle cartelle avranno più tempo per presentare l’istanza e naturalmente lo slittamento dei termini per le domande produce a cascata lo slittamento anche dei tempi di risposta del fisco e dei termini di pagamento delle rate. Tradotto in termini pratici, cambia tutto o quasi. E se la notizia del giorno è lo slittamento della data entro cui i contribuenti dovrebbero presentare domanda che passa dal 30 aprile al 30 giugno, ci sono latri aspetti da sottolineare.
“Salve, ho appena sentito che per la rottamazione delle cartelle cambiano le date e cambiano anche le scadenze. Io ho già presentato domanda. Cosa cambia per me adesso? Non ho ancora ricevuto risposta da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Le novità valgono pure per me?”
“Buongiorno, avete notizie certe riguardo alla proroga della presentazione delle domande di rottamazione delle cartelle? Come si fa a prevedere la scadenza della prima rata il 31 luglio con le domande che possono essere presentate entro il 30 giugno? secondo me presto comunicheranno il cambio di tutto il provvedimento.”
Cartelle esattoriali, cambia già la rottamazione
La nuova rottamazione delle cartelle ha una scadenza diversa da quella originariamente prevista. Pochi giorni fa avevamo detto che la scadenza era fissata per il 30 aprile e senza proroghe da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, nemmeno per il fatto che il 30 aprile è domenica e il 1° maggio è la Festa del Lavoro.
Cambia anche la scadenza delle prima rata o della rata unica
La nuova scadenza per la comunicazione degli importi dovuti da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione slitta dal 30 giugno (che diventa la data di scadenza delle domande dei contribuenti) al 30 settembre. E di conseguenza slitta dal 31 luglio al 31 ottobre la scadenza delle prima rata dell’eventuale piano di dilazione richiesto dal contribuente ed approvato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Naturalmente al 31 ottobre scade pure la rata unica per i contribuenti che hanno scelto questa opzione. Nulla di nuovo per le altre rate che restano al 30 novembre 2023 la seconda, e il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre le successive degli anni 2024, 2025, 2026 e 2027. Niente di nuovo dal punto di vista delle domande che potranno essere presentate sempre in via telematica con acceso all’area riservata con Spid, CIE, CNS o in area libera. Naturalmente la piattaforma di richiesta resterà attiva fino al 30 giugno.