Rottamazione cartelle. Oggi è l’ultimo giorno per pagare

Entro oggi deve essere pagata la 5° rata della rottamazione delle cartelle, pena il versamento di sanzioni e interessi
3 mesi fa
1 minuto di lettura
Ecco cosa cambierebbe passando dalla rottamazione quater alla rottamazione quinquies, sulle cartelle esattoriali nel 2025.
© Licenza Creative Commons

Entro oggi deve essere pagata la 5° rata della rottamazione delle cartelle. Eventuali carenti od omessi versamenti determineranno la decadenza della sanatoria con effetti piuttosto pesanti.

La data di oggi 23 settembre tiene già contro dei 5 giorni di tollerenza, per cui non saranno ammessi ulteriori ritardi rispetto alla scadenza “ordinaria” del 15 settembre.

Chi non paga la rata dovrà versare il residuo di quanto evidenziato nelle cartelle oggetto di pace fiscale. Residuo che però dovrà essere aumentato di sanzioni e interessi che invece erano state depennati per via dell’adesione alla pace fiscale.

La rottamazione delle cartelle. I vantaggi

L’adesione alla rottamazione delle cartelle era molto vantaggiosa.

Infatti, grazie alla pace fiscale inserita nella L.197/2022, il contribuente ha avuto la possibilità di rottamare le cartelle 1° gennaio 2000-30 giugno 2022 ossia il singolo debito riportato nella cartella, pagando:

  • l’imposta, la tassa o il tributo indicato nella cartella (Irpef, Ires, tributi locali, bollo auto, ecc);
  • le spese di rimborso per le procedure esecutive;
  • le spese di notifica della cartella di pagamento;
  • gli interessi di dilazione al 2% in caso di richiesta di rateazione delle somme dovute in seguito alla sanatoria.

Non devono essere versate invece: le sanzioni collegate alla maggiore imposta dovuta nell’atto; gli interessi anche riferiti alla ritardata iscrizione a ruolo; le somme aggiuntive ai crediti previdenziali (art.27, D.Lgs. 46/99); l’aggio della riscossione. Inoltre, non devono essere pagati neanche gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo nonché sull’aggio della riscossione che per le precedenti rottamazioni era calcolato su imposta e interessi da ritardata iscrizione a ruolo.

Dunque ci sono diversi motivi per pagare la 5° rata della rottamazione-quater. Ci sono anche degli intrecci tra CPB e rottamazione-quater.

Rottamazione cartelle. Oggi 23 settembre è l’ultimo giorno per pagare

Sul portale ADER c’è un avviso sulla pace fiscale con il quale viene evidenziata la scadenza del 23 settembre:

Per mantenere i benefici della Definizione agevolata (“Rottamazione-quater” introdotta dalla Legge n. 197/2022), è necessario effettuare il versamento della quinta rata entro il 15 settembre 2024 (come previsto dal Decreto legislativo n. 108/2024).

In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi (15, 21 e 22 settembre), saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro lunedì 23 settembre 2024 .L’ultima rata del 2024 andrà saldata entro il 30 novembre, ovvero secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.

In caso di mancato pagamento o se il pagamento avviene oltre il termine ultimo o per importi parziali, si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.  Per alcuni la scelta della rottamazione è obbligata.

Riassumendo…

  • Entro oggi deve essere pagata la 5° rata della rottamazione delle cartelle;
  • non sono ammessi ulteriori ritardi;
  • chi non paga la rata dovrà versare il residuo del debito maggiorato di sanzioni e interessi;
  • non tutti potranno attivare una nuova dilazione delle cartelle.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Anche Meta rischia sanzioni dall’UE, si parla di multa miliardaria

rivalutazione pensioni
Articolo seguente

Aumento pensioni ottobre 2024: cosa aspettarsi sul cedolino