Dopo la proroga della rottamazione delle cartelle, ci sono diversi aspetti che l’Agenzia delle Entrate riscossione dovrà chiarire. Ad esempio, se la proroga del termine per presentare domanda di rottamazione permette o meno di accedere alla sanatoria anche per le cartelle notificate dopo il 30 aprile, noi di Investire Oggi riteniamo di si, sulla base di un ragionamento che abbiamo messo in evidenza nel nostro approfondimento Proroga Rottamazione cartelle. Sanatoria anche per quelle notificate dopo il 30 aprile .
Detto ciò, un ulteriore passaggio da chiarire riguarda il c.
Considerato che i debiti fino a mille euro saranno annullati alla data del 30 aprile, è lecito chiedersi se i prospetti informativi richiesti dopo tale data terranno conto dello stralcio.
Partendo dalla proroga della domanda di rottamazione delle cartelle, vediamo di dare una risposta precisa.
La proroga della rottamazione delle cartelle
Con il comunicato stampa pubblicato venerdì scorso, il MEF ha comunicato la proroga:
- dal 30 aprile al 30 giugno del termine entro il quale è possibile presentare domanda di rottamazione delle cartelle;
- dal 30 giugno al 30 settembre 2023 del termine entro il quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione trasmetterà ai contribuenti la Comunicazione delle somme dovute per il perfezionamento della Definizione agevolata;
- dal 31 luglio 2023 al 31 ottobre 2023 la scadenza per il pagamento della prima o unica rata della rottamazione. Originariamente fissata al 31 luglio 2023.
Se si opta per le rate, ci sono indicazioni da rispettare. Massimo di 18 rate (5 anni), di cui le prime due con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.
Le restanti 16 rate saranno ripartite nei successivi 4 anni. E andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute, le restanti rate invece di pari importo
Proroga rottamazione cartelle con effetti sullo stralcio dei debiti fino a mille euro
In precedenza abbiamo già analizzato gli intrecci tra rottamazione e stralcio delle cartelle fino a mille euro.
Andiamo subito al dunque, grazie al prospetto informativo, è possibile ottenere l’elenco delle cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito che possono essere “definiti”. Allo stesso tempo è possibile conoscere l’importo dovuto aderendo alla sanatoria.
Nel Prospetto non sono riportati eventuali diritti di notifica e spese per procedure esecutive già attivate. Nonché gli interessi previsti in caso di pagamento rateale. Tali importi saranno comunque inclusi nell’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione che l’Agente della riscossione comunicherà ai contribuenti che hanno presentato la domanda di rottamazione-quater. Vedi comunicazione delle somme dovute.
Come da prospetto informativo, nella domanda di rottamazione, è possibile indicare anche le cartelle. Ossia i debiti fino a mille euro (anni 2000-2015) che saranno oggetto di annullamento alla data del 30 aprile. Da qui, il totale da saldare a titolo di “Rottamazione-quater”, riportato nella “Comunicazione” che Agenzia delle entrate-Riscossione invierà al contribuente, terrà poi conto dell’annullamento determinato dallo “Stralcio” dei debiti residui fino a mille euro che sarà effettuato il 30 aprile 2023.
Detto ciò, in considerazione della proroga del termine per presentare domanda di rottamazione al 30 giugno, posto che i debiti fino a mille euro saranno annullati alla data del 30 aprile, è lecito chiedersi se i prospetti informativi richiesti dopo tale data terranno conto dello stralcio.
Ebbene, noi di Investire Oggi riteniamo di si, tuttavia per avere conferma, è necessario attendere indicazioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle entrate-riscossione.