Rottamazione cartelle. Il punto sulla scadenza delle rate, ecco perchè serve una proroga

Nel giro di un mese chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle dovrà pagare la 1° e la 2° rata, ciascuna pari al 10% del totale dovuto ai fini della sanatoria
1 anno fa
2 minuti di lettura
cartelle
Foto © Licenze Creative Commons

31 ottobre e 30 novembre. Entro queste due scadenze, i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle, dovranno pagare rispettivamente la 1° e la 2° rata, ciascuna pari al 10% del  totale riportato nella c.d. comunicazione delle somme dovute.

Dunque, in molti potrebbero trovarsi in difficoltà a pagare le prime due rate. Inizialmente la 1° rata era stata fissata al 31 luglio. Poi però con la proroga del termine di presentazione della domanda di rottamazione delle cartelle dal 30 aprile al 30 giugno, anche la prima rata è slittata.

Infatti la scadenza è stata spostata dal 31 luglio al 31 ottobre.

La rottamazione delle cartelle. Le scadenze

In questi giorni l’Agenzia delle entrate-riscossione, sta completando l’invio della c.d. comunicazione delle somme dovute; in poche parole si tratta della comunicazione con la quale l’ADER informa i contribuenti circa l’ammissione o l’esclusione dalla sanatoria.

Come riportato sul portale ADER, la Comunicazione delle somme dovute contiene le seguenti informazioni:

  • l’accoglimento o l’eventuale diniego della domanda di adesione;
  • l’ammontare complessivo delle somme dovute a titolo di Definizione agevolata (“Rottamazione-quater”);
  • la scadenza dei pagamenti in base alla scelta che fatta in fase di presentazione della domanda di adesione:
    in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023; oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.
    i moduli di pagamento precompilati.

Nella comunicazione sono riportate anche tutte le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul conto corrente.

Nel caso in cui il totale dovuto sia ripartito in più rate (max 18), il contribuente riceverà in allegato alla Comunicazione fino a dieci bollettini per il pagamento delle rate. Prima della scadenza dell’undicesima rata, l’ADER invierà gli ulteriori moduli di pagamento. Da utilizzare per i pagamenti successivi.

Rottamazione cartelle. Il punto sulla scadenza delle rate, ecco perché serve una proroga

In base alla ricostruzione fatta finora, tra il 31 ottobre e il 30 novembre, il contribuente dovrà pagare rispettivamente la 1° e la 2° rata. Ciascuna sarà pari al 10% del totale dovuto ai fini della rottamazione delle cartelle.

Noi di investire Oggi riteniamo che in molti non saranno nelle condizioni di poter pagare. Infatti, considerato il momento in cui viviamo, con i prezzi dei beni di prima necessità alle stelle, molte famiglie stanno faticando e non poco ad arrivare a fine mese; parliamo sia di famiglie con lavoratori dipendenti sia con titolari di partita iva. Che da luglio in avanti e fino a novembre dovranno ancora fare ancora i conti con le rate del saldo e dell’acconto delle imposte. A ciò si aggiungono anche i possibili intrecci con le altre misure della pace fiscale. Si pensi, ad esempio, a chi ha aderito alla definizione delle liti pendenti o al ravvedimento speciale. Tutte misure che richiedono specifici versamenti entro il 2 ottobre.

Dunque, per farla breve, non si sa cosa pagare per primo. Ecco perché a questo punto il Governo deve intervenire con una proroga quantomeno per la rottamazione delle cartelle.

Anche se c’è un modo per pagare solo una parte dei debiti della sanatoria delle cartelle, per le cartelle che non verranno sanate, il contribuente si espone ad eventuali azioni cautelari (fermo amministrativo, ipoteca) o esecutive (pignoramento).

Dunque, è il caso che il Governo intervenga al più presto.

Riassumendo…

  • L’Agenzia delle entrate riscossione, sta inviando ai contribuenti che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle i bollettini di pagamento;
  • tra il 31 ottobre e il 30 novembre, il contribuente dovrà pagare rispettivamente la 1° e la 2° rata, ciascuna pari al 10% del totale dovuto ai fini della rottamazione delle cartelle;
  • considerata la scadenza ravvicinata delle due rate è necessario che il Governo intervenga al più presto per prorogare i termini di pagamento.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Stati Uniti stanchi dell'austerità europea?
Articolo precedente

E se gli Stati Uniti si fossero stancati dell’austerità europea?

spese detraibili, documenti caf
Articolo seguente

Spese detraibili in più anni, i documenti al CAF non raddoppiano sempre