Sono circa 3 milioni i contribuenti che entro oggi sono chiamati a pagare la 1° o unica rata della rottamazione delle cartelle.
In caso di mancato pagamento, oppure qualora venga effettuato oltre il termine ultimo o per importi parziali, verranno meno i benefici della definizione agevolata e gli importi già corrisposti (pagamenti parziali) saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Dunque, chi non paga entro oggi perde i benefici della definizione agevolata. Se si vuole evitare che l’Agenzia delle entrate-riscossione, ex Equitalia, attivi pignoramenti, fermi amministrativi, ecc, il debito indicato nella cartella dovrà essere pagato per intero.
Detto ciò, quali sono le alternative a disposizione del contribuente che non riesce a pagare le rate della rottamazione delle cartelle?
Rottamazione cartelle. La scadenza del 6 novembre
Oggi scade la prima rata della rottamazione delle cartelle. Nel complesso chi ha optato per la rateazione lunga, avrà 18 rate da pagare.
I singoli pagamenti sono così scadenzati (alle scadenze si aggiungono 5 gg di tolleranza): le prime due rate , hanno scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.
È possibile pagare in banca, agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate- Riscossione dove l’accesso è consentito esclusivamente su appuntamento da prenotare sul sito nella sezione “Sportello territoriale” oppure tramite il contact center al numero 060101.
Rottamazione cartelle. Quali rimedi per chi non paga entro oggi?
Un eventuale omesso o parziale pagamento oppure effettuato oltre il termine ultimo del 6 novembre fa decadere il contribuente dalla sanatoria.
Dunque, il contribuente sarà tenuto a pagare il proprio debito per intero.
Tuttavia, al contrario di quanto previsto per le precedenti rottamazioni delle cartelle, questa volta per gli stessi debiti indicati nella domanda di sanatoria è possibile richiedere un piano di rateazione ordinario.
Per importi fino a 120 mila euro, è possibile ottenere la rateizzazione fino a 72 rate (Fonte portale ADER):
- direttamente on-line tramite il servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata;
- compilando il modello R1 – pdf da inviare via pec agli specifici indirizzi riportati all’interno del modello stesso.
La soglia di 120 mila euro è riferita a ogni singola richiesta di rateizzazione.
Ciò permetterà di continuare a bloccare eventuali azioni cautelari od esecutive del Fisco. Si pensi alle ganasce fiscali ai pignoramenti, ecc.
Infine, è utile ricordare che per i soggetti residenti nelle zone interessate dall’alluvione dello scorso mese di maggio (indicati nell’allegato 1 al Decreto Legge n. 61/2023 convertito con modificazioni dalla Legge n. 100/2023), i termini e le scadenze della sanatoria sono prorogati di tre mesi. Pertanto, la Comunicazione delle somme dovute sarà inviata entro il prossimo mese di dicembre e il termine per il pagamento della prima (o unica) rata della rottamazione-quater è fissato al 31 gennaio 2024.
Riassumendo…
- Oggi scade la prima rata della rottamazione delle cartelle;
- non sono ammessi ulteriori ritardi o parziali pagamenti;
- chi non paga entro oggi dovrà versare il debito indicato nella cartella per il totale.