Cartelle di pagamento, per quelle 2022 conviene pagare o aspettare la rottamazione quater?

All’orizzonte per il 2023 si intravede una nuova edizione della rottamazione cartelle. Sarebbe la quater. Conviene aspettare o pagare adesso?
2 anni fa
2 minuti di lettura
cartelle pagamento

Salve,

nel mese di ottobre ho preso ben tre multe. Sono a chiedervi se mi conviene pagare oppure aspettare se e quando ci sarà una nuova rottamazione cartelle anche per i debiti 2022 prima o poi?

Ecco il quesito giunto in redazione da parte di un nostro lettore.

In primis ricordiamo che, fino ad oggi, il legislatore ha previsto tre edizioni della rottamazione cartelle. L’ultima è la “rottamazione ter”, che ha interessato tutti coloro che avessero uno o più debiti con Agenzia delle entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Per l’edizione precedente (quindi, la rottamazione bis), i debiti di riferimento erano quelli iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016.

Rottamare una cartella di pagamento significa godere della sua definizione agevolata ed in particolare della possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora.

Da precisare però che per le multe stradali non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

La rottamazione cartelle (ter)

L’ultima edizione della rottamazione cartelle, come detto è la ter. Si tratta di una sanatoria che rimane ancora aperta fino al 5 dicembre 2022 e che interessa, come detto, i debiti iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Per accedervi occorreva fare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione. Gli ammessi dovevano pagare gli importi dovuti in 4 rate, con le seguenti scadenze:

  • 28 febbraio 2022
  • 31 maggio 2022
  • 31 luglio 2022.

L’ultima rata è in scadenza il 30 novembre 2022.

Il mancato pagamento alle suddette scadenza comporterebbe la decadenza dal beneficio. Il condizionale è dovuto al fatto che con il decreto Sostegni ter è stato deciso che il pagamento si considera tempestivo se l’importo di tutte le rate è pagato entro il 30 novembre 2022. Tale scadenza però può slittare al 5 dicembre 2022 in applicazione dei c.d. 5 giorni di tolleranza previsti dall’art 3 comma 14-bis, del decreto-legge n.

119 del 2018.

Dunque, una sanatoria rate 2022 con 5 giorni di tolleranza.

Cosa si prevede per il 2023

Una nuova sanatoria cartelle, e quindi, una nuova edizione di rottamazione cartelle potrebbe arrivare con la legge di bilancio 2023.

La manovra, tuttavia, deve essere ancora scritta ed approvata. Quindi, ad oggi non possiamo dire nulla con certezza. Secondo le prima indiscrezioni, comunque, sul tavolo sembrano dover arrivare queste tre misure:

  • una sanatoria cartelle con stralcio totale per debiti iscritti a ruolo fino al 2015 e fino a 1.000 euro. Tali debiti verrebbero annullati automaticamente dall’Agenzia Entrate Riscossione senza necessità di presentare alcuna domanda. Inoltre, l’importo dei 1.000 euro si riferirebbe al singolo debito e non all’intera cartella. Questo significa che se con una cartella si chiede il pagamento di 3 imposte differenti, ciascuna di importo fino a 1.000 euro, lo stralcio riguarderebbe l’intera cartella
  • per debiti (iscritti a ruolo fino al 2015) di importo compreso tra 1.000 euro e 3.000 euro, l’ipotesi è quella di un saldo e stralcio. In particolare si parla di uno stralcio del 50% del debito ed il restante saldo del 50% (altra ipotesi possibile è quella di uno stralcio dell’80% ed un saldo del 20%
  • possibilità, per debiti oltre 3.000 euro, di pagare (anche a rate) solo l’imposta dovuta, con un taglio totale o parziale di sanzione ed interessi (rottamazione cartelle quater).

Dunque, che all’orizzonte possa esserci una rottamazione cartelle quater è possibile, ma ad oggi non sappiamo con certezza per quali anni potrebbe essere prevista. Il lettore deve anche considerare che come detto per le multe non si pagano gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

congedo parentale
Articolo precedente

Nuovo congedo parentale 2022: tutte le novità per i lavoratori, come richiedere i permessi all’Inps

Bonus 150 euro colf e badanti, cambio iban
Articolo seguente

Bonus 150 euro colf e badanti automatico, come comunicare il nuovo IBAN