Rottamazione cartelle, cosa si rischia presentando la domanda negli ultimi giorni

Si consiglia di non attendere gli ultimi giorni per presentare la domanda rottamazione cartelle edizione 2023 in scadenza il 30 aprile
1 anno fa
2 minuti di lettura
rottamazione cartelle
Foto © Licenza Creative Commons

Il 30 aprile 2023 scade la domanda di adesione alla rottamazione cartelle edizione legge di bilancio 2023. In realtà, qui, bisognerebbe capire (lo deve chiarire l’Agenzia Entrate Riscossione) se la richiesta della definizione agevolata si può fare entro il 2 maggio, visto che il 30 aprile è sabato ed il 1° maggio è festivo. Ad ogni modo a prescindere da se la scadenza sia il giorno 30 o il giorno 2, attenzione ad arrivare troppo a ridosso.

Presentare la domanda negli ultimi giorni è rischioso. Si può rimanere fuori dalla chance.

A dirlo non siamo noi, ma la stessa Agenzia Entrate Riscossione. Ossia l’ente a cui la richiesta di adesione deve essere inoltrata.

Il quadro della rottamazione cartelle edizione 2023

Questa edizione della sanatoria cartelle, ricordiamo, interessa i debiti (carichi) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Il vantaggio nell’aderire risiede nel fatto che se la domanda sarà accettata, il contribuente di quella cartella pagherà solo alcune somme, mentre ne risparmierà altre.

Si verseranno solo l’importo della quota capitale del debito residuo (per intenderci, la tassa, l’imposta o il tributo non pagato) senza corrispondere le sanzioni, gli interessi di mora, quelli iscritti a ruolo e l’aggio. Se trattasi di multe stradali, si risparmieranno solo gli interessi, comunque denominati, e l’aggio.

Il pagamento del dovuto, sarà fatto in unica soluzione o a rate. La scelta deve essere indicata nella domanda. Per il pagamento rateale si possono scegliere al massimo 18 rate. Un piano di restituzione che si deve concludere in 5 anni.

Per l’unica soluzione si dovrà pagare entro il 31 luglio 2023. In caso di pagamento a rate, le prime due avranno scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2023. Le restanti, ripartite nei successivi 4 anni, andranno pagate entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

Perché non aspettare gli ultimi giorni per aderire

Se non si paga (anche una sola rata) entro i 5 giorni successivi alla scadenza prevista, la rottamazione cartelle non ha efficacia e si decade.

Gli importi eventualmente già pagati sono considerati come acconti.

Ad ogni modo, per non dimenticare le scadenze della rottamazione cartelle esiste il servizio “Se mi scordo“. Insomma, un servizio che, tramite una notifica via SMS o via e-mail, ricorderà le scadenze di pagamento.

Come anticipato, per aderire a questa edizione della definizione agevolata bisogna presentare richiesta entro il 30 aprile 2023.

Meglio però non aspettare gli ultimi giorni. Il rischio è quello di trovare il sistema informatico intasato e, quindi, non riuscire per tempo ad inoltrare la domanda. Lo dice l’Agenzia Entrate Riscossione nel comunicato stampa del 7 aprile 2023 con questa parole:

Parte il conto alla rovescia per la presentazione delle domande di Definizione agevolata delle cartelle. Il termine è fissato dalla legge al 30 aprile 2023. È tuttavia sempre consigliabile attivarsi in anticipo rispetto alla scadenza, per evitare il rischio di rallentamenti dei sistemi informatici dovuto all’elevato traffico degli ultimi giorni.

Insomma, arrivare in anticipo in stazione evita di perdere il treno.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

agenzia delle entrate rottamazione
Articolo precedente

Rottamazione cartelle. Attenzione alla trappola del 30 aprile (domande al 2 maggio?)

Aumento tassi d'interesse
Articolo seguente

Perché l’aumento dei tassi d’interesse è diventato un grosso mal di testa per le banche centrali