Una rottamazione quater per sopperire ai debiti accumulati con il caro bollette. La strategia attribuita al neo-costituito Governo poggia in realtà più su un ragionamento ipotetico che su un piano vero e proprio. Certo è che se le proposte elettorali delle varie componenti della coalizione di Centrodestra dovessero trovare una reale convergenza, la sensazione è che possano farlo proprio su un progetto di sgravio fiscale. L’auspicio di una nuova pace fiscale è arrivato soprattutto dalla Lega ma anche Fratelli d’Italia aveva lasciato intendere la possibilità di lavorare in questa direzione.
Caro bollette: rottamazione quater, le ipotesi
La nuova possibile pace fiscale dovrà inevitabilmente fare i conti (letteralmente) con il caro bollette. Un quadro di rincari che ha portato (e porterà) la maggior parte delle famiglie italiane a una lesione progressiva delle proprie finanze, in un quadro economico che, peraltro, vede una maggiorazione dei costi praticamente in tutti i settori. Con “eccellenze” particolari, quali l’energia elettrica, il gas e la biglietteria aerea. Aspetti che, sommati alla crisi portata dalla pandemia (e nonostante qualche flessione), hanno ridotto all’osso la capacità di spesa di una larga fetta dei contribuenti. L’obiettivo è riportare tutti, per quanto possibile, sulla linea di galleggiamento. Non cancellando i debiti ma offrendo un aiuto per regolarizzare la propria posizione fiscale, tenendo conto anche degli effetti del caro energia.
Tempi e numeri
Riduzione delle sanzioni e rateizzazione automatica. Questi sarebbero i piani per garantire una pace fiscale funzionante che includa, oltre agli effetti del caro bollette, anche i debiti Irpef, Irap e Iva, oltre che di tasse come il Bollo auto, la Tassa sui rifiuti e l’Imu. Per quanto riguarda i periodi di riferimento, il nuovo Governo dovrebbe lavorare sui carichi affidati alla Riscossione datati non oltre il 30 giugno 2022. In questo modo, si cercherà di includere i debiti causati dalla crisi energetica, ossia dal rincaro delle bollette di luce e gas. Possibile che, in tal modo, anche i tributi dovuti non ancora iscritti a ruolo potrebbero essere inclusi nel nuovo piano di Rottamazione. Per quanto riguarda le sanzioni, come detto, potrebbero essere fissate a una soglia non superiore al 5%, con esclusione di altri oneri previsti. La rateizzazione, invece, scatterebbe in automatico per i successivi cinque anni, a prescindere dall’importo.