Rottamazione quater, come risalire sul treno della riapertura

L’emendamento che ripesca di nuovo i decaduti dalla rottamazione quater è approvato. Come attivarsi per non perdere il treno?
8 mesi fa
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rottamazione cartelle
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Con un emendamento approvato in fase di conversione in legge del decreto Milleproroghe (DL n. 215/2024) si riapre la rottamazione quater per coloro che, non avendo pagato le prime rate, sono decaduti.

La riapertura significa, quindi, nuova chance di pagare ciò che non si è pagato per tempo e risalire sul treno della definizione agevolata. Chi non ha pagato, tuttavia, è probabile che abbia gettato anche la comunicazione di accoglimento della richiesta ricevuta all’epoca e i relativi bollettini di pagamento.

Nulla è perduto.

È possibile recuperare il tutto e sfruttare la nuova chance in arrivo.

La prima riapertura

Chi ha aderito alla rottamazione quater doveva pagare la prima o unica rata entro il 31 ottobre 2023 (ovvero 6 novembre 2023 con i 5 giorni di tolleranza). La seconda rata era da pagarsi entro il 30 novembre 2023 (ovvero 5 dicembre). La terza, secondo il calendario ordinario, scade il 28 febbraio 2024 ovvero 4 marzo, con la tolleranza.

Le successive alla terza rata, dovranno pagarsi entro il 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre, di ogni anno fino a concludere il piano di rateizzo scelto in sede di domanda (massimo 18 rate). Da ricordare anche che per gli alluvionati di maggio 2023 tutte le citate scadenze sono già prorogate di 3 mesi.

L’omesso pagamento (in tutto o in parte) anche di una sola rata porta come conseguenza la decadenza dalla sanatoria. Tuttavia, per i NON alluvionati che avevano saltato l’appuntamento con la prima o unica rata e la seconda rata, il legislatore (con il decreto Anticipi) avevano già concesso la riapertura permettendo di pagare entro il 18 dicembre 2023 (senza 5 giorni di tolleranza).

Decaduti rottamazione quater, seconda chance: come fare

Con un emendamento approvato al decreto Milleproroghe arriva una seconda proroga rottamazione quater. Ossia la chance, ancora una volta, per coloro che non hanno pagato nemmeno entro il 18 dicembre 2023. A questi si concede la possibilità di pagare, la prima o unica rata, la seconda rata e la terza rata, entro il 15 marzo 2024.

In tal caso, tuttavia, si ammettono i 5 giorni di tolleranza. Dunque, significa poter pagare entro il 20 marzo 2024.

Coloro che voglio risalire sul treno della rottamazione quater e che hanno smarrito o cestinato la comunicazione di accoglimento della domanda di adesione alla sanatoria fatta a suo tempo, possono recuperarla insieme ai bollettini di versamento.

Ciò può essere fatto direttamente dall’area riservata del sito dell’Agenzia Entrate Riscossione (sezione definizione agevolata) a cui si accede previa autenticazione con SPID, CIE o CNS. In alternativa è possibile recuperare il tutto compilando il form dedicato in area pubblica presente sul sito stesso allegando la documentazione di riconoscimento.

Riassumendo

  • già il decreto Anticipi aveva previsto la riapertura della rottamazione quater per coloro che non avevano pagato per tempo la prima o unica rate e la seconda rata
  • un emendamento al decreto Milleproroghe riapre nuovamente permettendo di pagare prima o unica rata, seconda rata e terza rata entro il 15 marzo 2024 (ovvero 20 marzo con i 5 giorni di tolleranza)
  • chi ha smarrito o cestinato la comunicazione di accoglimento domanda sanatoria e relativi bollettini
  • il recupero della comunicazione rottamazione quater e i bollettini è possibile direttamente dal sito dell’Agenzia Entrate Riscossione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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