Il treno per risalire sulla rottamazione quater è passato. L’ultima corsa era il 20 marzo 2024. Chi non lo ha perso si ritrova di nuovo in carreggiata. Chi, invece, non è salito a bordo può solo sperare in una nuova riapertura.
Coloro che hanno sfruttato l’occasione del 20 marzo scorso, ora dovranno rispettare le future scadenze delle rate prescelte altrimenti i sacrifici fatti andranno perduti nuovamente. Questa edizione della sanatoria, ricordiamo, fu prevista dalla legge di bilancio 2023 e interessa le cartelle di pagamento aventi a oggetto i debiti (carichi) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Coloro che hanno presentato domanda di adesione e che l’hanno vista accolta, risparmiano sostanzialmente sanzioni e interessi, limitandosi a pagare la sola quota capitale del debito.
Le originarie scadenze di pagamento
All’epoca della domanda di adesione, il contribuente doveva indicare se pagare in unica soluzione o a rate (massimo 18 rate). Le scadenze ordinarie vedevano il seguente calendario:
- prima o unica rata – 31 ottobre 2023;
- seconda rata – 30 novembre 2023;
- le restanti 16 rate, entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.
Per coloro che, al 1° maggio 2023 avevano residenza, sede operativa o legale in uno dei comuni di cui all’allegato 1 del decreto alluvioni, tutte le citate date furono prorogate di 3 mesi.
Inoltre, per ciascuna scadenza previsti per tutti i c.d. 5 giorni di tolleranza sanatoria cartelle. Ossia possibilità di pagare, senza conseguenze, entro 5 giorni successivi. Il mancato pagamento (anche parziale), pure di una sola rata, porta la decadenza dai benefici della definizione agevolata.
Rottamazione quater, le prossime scadenze dopo le riaperture
Per coloro (NON alluvionati) che non avevano pagato per tempo la prima o unica rata e la seconda rata, arrivò la riapertura al 20 dicembre 2023. Quindi, la possibilità di pagare le citate rate entro il 20 dicembre. In tale occasione non furono previsti i 5 giorni di tolleranza.
Alla prima riapertura della rottamazione quater è seguita una seconda riapertura (decreto Milleproroghe 2024). Questa volta interessati anche gli alluvionati di maggio 2023. In sostanza, si è permesso di pagare la prima o unica rata, la seconda rata e la terza rata, entro il 15 marzo 2024. A differenza della prima riapertura, in occasione di tale seconda chance di rientro, sono previsti i 5 giorni di tolleranza. Quindi, chance di pagare la rottamazione quater entro il 20 marzo 2024.
A questo punto, salvo l’arrivo di una terza riapertura, chi, entro il 20 marzo 2024, non ha pagato (o ha pagato solo in parte), può considerarsi decaduto dalla sanatoria. Per coloro che, invece, hanno pagato, il calendario di versamento continuerà secondo le scadenze ordinariamente previste. Quindi:
- NON alluvionati:
- quarta rata – 31 maggio 2024;
- quinta rata – 31 luglio 2024;
- sesta rata – 30 novembre 2024;
- e così via.
- Alluvionati di maggio 2023
- 31 maggio 2024 (terza rata);
- 31 agosto 2024 (quarta rata);
- 31 ottobre 2024 (quinta rata);
- e così via.
Previsti sempre per tutti e per ogni scadenza, i 5 giorni di tolleranza.
Riassumendo…
- chi non ha pagato, entro il 20 marzo 2024, la prima o unica rata, la seconda e terza rata della sanatoria cartelle può considerarsi decaduto
- la decadenza si verifica anche se non si paga (in tutto o in parte) pure una sola rata
- chi è rientrato nella rottamazione quater potrà proseguire il pagamento delle rate successive secondo l’ordinario calendario previsto, applicando per ciascuna scadenza anche i 5 giorni di tolleranza.