“Ormai nessuno ha più tempo per nulla. Neppure di meravigliarsi, inorridirsi, commuoversi, innamorarsi, stare con se stessi. Le scuse per non fermarci a chiedere se questo correre ci rende felici sono migliaia, e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle“, affermava Tiziano Terzani.
Alle prese con i vari impegni quotidiani, sia personali che professionali, può capitare a tutti di dimenticarsi di adempiere a qualche dovere. Delle dimenticanze che in alcuni casi possono purtroppo costare caro. Lo sanno bene coloro alle prese con alcuni debiti pregressi con il Fisco che hanno ancora poco tempo a disposizione per mettersi in regola grazie alla Rottamazione Quater.
Rottamazione quater, in cosa consiste e chi ne ha diritto
Il governo guidato da Giorgia Meloni, attraverso la Legge di Bilancio 2023, ha deciso di introdurre una nuova pace fiscale. È possibile beneficiare della Rottamazione quater per i debiti risultanti dai carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo compreso dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022″. A tal proposito, come si evince dalla FAQ pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate:
“Chi aderisce dovrà pagare unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non saranno invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio. Per quanto riguarda i debiti contenuti nei carichi relativi alle sanzioni per violazioni del Codice della strada, nonché alle altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), l’accesso alla misura agevolativa prevede, invece, che non siano da corrispondere unicamente le somme dovute a titolo di interessi compresi quelli di cui all’art. 27, sesto comma, della Legge n. 689/1981 (cosiddette “maggiorazioni”), quelli di mora di cui all’art. 30, comma 1, del DPR n. 602/1973 e di rateizzazione, nonché le somme dovute a titolo di aggio”.
Ancora poco tempo per mettersi in regola: ecco come e date
Per beneficiare della Definizione Agevolata è necessario che il soggetto interessato presenti apposita dichiarazione di adesione entro il prossimo 30 giugno 2023.
La richiesta deve essere presentata telematicamente attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Entrando nei dettagli si può presentare la domanda in area riservata, con le credenziali SPID, CIE e Carta Nazionale dei Servizi. In questo modo le istanze si acquisiscono direttamente.
Come alternativa è possibile effettuare l’accesso dall’area pubblica. In tal caso è necessario indicare un indirizzo e-mail in modo tale da ottenere la ricevuta della domanda di adesione. Coloro che optano per questa seconda soluzione devono anche convalidare le istanze entro 72 ore attraverso un link inviato dallo stesso ente. In caso contrario la domanda verrà annullata. In ogni caso l’Agenzia delle Entrate provvederà ad inviare comunicazione dell’esito della domanda con tanto di importi e modello di pagamento.
Soffermandosi su quest’ultimo, può essere effettuato in un’unica soluzione, entro il entro il 31 ottobre 2023. Oppure tramite rateizzazione di massimo 18 rate in cinque anni. In quest’ultimo caso a patto che il pagamento della prima e della seconda rata abbia luogo rispettivamente entro il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, suddivise nei successivi quattro anni, dovranno essere pagate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.