Il 30 aprile 2023 sembra ancora lontano. Ma non così tanto lontano. E tutti vogliono farsi trovare pronti. No, non per l’appuntamento sognato da anni con l’uomo o la donna inseguiti senza tregua. Bensì per un’altra tregua e altre richieste, ben più pratiche e meno romantiche. Ci riferiamo alla rottamazione quater. E alla presentazione della domanda di adesione alla definizione agevolata cartelle esattoriali prevista con la Legge di bilancio 2023.
L’ultimo giorno del mese di aprile, infatti, è la data entro cui fare richiesta.
Le istruzioni operative su come fare domanda di adesione devono ancora arrivare. Sarà l’Agenzia Entrate Riscossione a doverle definire. L’unica cosa che si sa, a oggi, è che l’istanza andrà fatta in modalità telematica e che l’ente di riscossione risponderà al contribuente entro il 30 giugno 2023.
Entro quest’ultima data l’ente di riscossione, in dettaglio, dovrà comunicare l’importo dovuto a seguito dell’adesione alla definizione agevolata. La comunicazione, inoltre, dovrà indicare anche le date di scadenza delle rate (in caso di scelta per il pagamento rateale) e fornire i bollettini di pagamento precompilati.
La richiesta di assistenza per l’adesione alla rottamazione quater
A ogni modo, in attesa delle istruzioni operative per la domanda, già inizia ad aumentare il lavoro per i consulenti (commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro). Molti contribuenti chiedono informazioni più dettagliate.
Posso rottamare la cartella del 2016? Posso pagare a rate? Quante rate posso fare? Puoi darmi assistenza nel fare la domanda?
Queste le classiche richieste che ricevono i consulenti dalla propria utenza cliente. E molti di questi consulenti si stanno già attivando per fornire lo loro assistenza. Anche le associazioni di consumatori sono sulla stessa scia. È a loro che ci si può rivolgere per avere assistenza professionale dedicata.
Cosa bisogna sapere
Quello che adesso ci si può limitare a dire è che la rottamazione quater si concretizza nella possibilità per i contribuenti di pagare solo la quota capitale della cartella di pagamento. Ossia, l’imposta omessa.
La definizione agevolata, infatti, consiste nel fatto che si azzerano interessi e sanzioni.
La cosa però non interessa indiscriminatamente tutti i debiti affidati dall’ente creditore (agenzia entrante, catasto, ecc.) all’agente di riscossione. La rottamazione in questa quarta edizione, infatti, potrà riguardare solo i debiti, di qualsiasi importo, affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
Come detto il contribuente interessato ad aderire dovrà fare domanda entro il 30 aprile 2023 (che passa al 2 maggio). Nella richiesta egli dovrà indicare se intende pagare il dovuto, in unica soluzione oppure a rate. Il pagamento rateale può essere in un massimo di 18 rate (5 anni).
Il mancato pagamento, alla scadenza prevista, dell’unica soluzione o anche di una sola rata comporterà come conseguenza la decadenza dal beneficio.
Trovi qui il calendario scadenze della rottamazione quater.