Rottamazione quater. Sesta rata prorogata al 28 febbraio (solo per questi contribuenti)

Alcuni contribuenti potranno sfruttare la proroga della rottamazione-quater, per altri l'unica soluzione è pagare la sesta rata entro oggi
2
1 mese fa
3 minuti di lettura
rottamazione quater
Foto © Licenza Creative Commons

Entro oggi deve essere pagata la 6° rata della rottamazione-quater. Chi non effettua il pagamento o lo fa solo in maniera parziale perderà tutti i benefici della pace fiscale.

Per alcuni la situazione non sarà così complicata in quanto ci sarà la possibilità di attivare una rateazione del debito residuo aumentato però di sanzioni e interessi. Somme che erano state cancellate per via dell’adesione alla pace fiscale. Per altri invece non ci sarà altra soluzione se non quella di pagare tutto il debito.

Ciò per evitare eventuali pignoramenti, fermi amministrativi, ecc.

Tuttavia, per alcuni la scadenza della 6° rata è rinviata al 28 febbraio 2025. Attenzione però la proroga della rottamazione-quater non vale per tutti.

Vediamo chi nello specifico può aspettare ancora il prossimo anno per effettuare il pagamento della rata n°6.

La rottamazione-quater. Oggi scade la 6° rata

La scadenza originaria della sesta rata della rottamazione delle cartelle è fissata al 30 novembre. Tuttavia la legge ammette un margine di tolleranza di cinque giorni, rinviando la scadenza al 9 dicembre.

Per effettuare il pagamento, è necessario utilizzare il modulo allegato alla “Comunicazione delle somme dovute” con scadenza del 30 novembre 2024.

Questo modulo è disponibile anche nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Le modalità di pagamento includono:

  • banche;
  • uffici postali;
  • tabaccai e ricevitorie;
  • sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill;
  • internet banking;
  • canali telematici delle banche e di Poste Italiane;
  • sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • app Equiclick tramite la piattaforma pagoPA;
  • sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione su appuntamento.

È possibile richiedere l’attivazione dell’addebito diretto delle rate sul conto corrente attraverso specifico servizio online disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Tuttavia per chi non lo ha fatto in tempo, tale modalità di pagamento potrà essere attivato solo a partire dalla rata n°7.

Infatti per l’attivazione dell’addebito diretto sul conto corrente, il contribuente deve ricevere la conferma dall’ADER non oltre i 10 giorni lavorativi antecedenti la scadenza della rata.

Rottamazione quater. Sesta rata prorogata al 28 febbraio (non per tutti)

In premessa abbiamo accennato al fatto che per alcuni la scadenza della 6° rata della rottamazione della cartelle è prorogata al 28 febbraio 2025. Dunque c’è una proroga della rottamazione-quater.

In particolare, facciamo riferimento ai residenti dei territori alluvionati. Soggetti che in base all’art. 1, comma 9, del D.L. n. 61/2023, ultimo capoverso, beneficiano di una proroga di tre mesi per tutte le scadenze ordinarie della rottamazione delle cartelle.

Nel complesso, per tali soggetti c’è una proroga per tutte le scadenze della rottamazione-quater:

  • la domanda di sanatoria poteva essere presentata entro il 30 settembre 2023;
  • Agenzia delle entrate-Riscossione ha trasmesso la Comunicazione delle somme dovute entro il 31 dicembre 2023;
  • la scadenza della prima o unica rata era prevista per il 31 gennaio 2024 e la scadenza della seconda rata, per il 28 febbraio 2024. Successivamente, la Legge n. 18/2024 ha prorogato al 15 marzo le prime due rate ma grazie ai 5 giorni di tolleranza, il pagamento è stato considerato tempestivo se effettuato integralmente entro mercoledì 20 marzo 2024;
  • la terza rata è scaduta il 31 maggio ma grazie ai 5 giorni di tolleranza, il pagamento è stato considerato tempestivo se effettuato entro il 5 giugno 2024;
  • la quarta rata è scaduta il 31 agosto. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, il pagamento è stato considerato tempestivo se effettuato entro lunedì 9 settembre 2024;
  • la quinta rata è scaduta il 31 ottobre. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, il pagamento è stato considerato tempestivo se effettuato entro il 5 novembre 2024.

Nel caso di pagamento rateale, la sesta rata scade il 28 febbraio 2025. In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro mercoledì 5 marzo 2025.

A oggi è da escludersi una nuova rottamazione delle cartelle.

Riassumendo…

  • Scadenza della 6° rata della rottamazione-quater: la sesta rata della rottamazione-quater scade oggi, 9 dicembre 2024, grazie al margine di tolleranza di 5 giorni previsto dalla legge, rispetto alla data originaria del 30 novembre.
  • Conseguenze del mancato pagamento: chi non paga o paga parzialmente perderà i benefici della pace fiscale, con il debito residuo aumentato di sanzioni e interessi. Per alcuni sarà possibile rateizzare il debito residuo, mentre altri dovranno pagare l’intero importo per evitare azioni come pignoramenti e fermi amministrativi.
  • Modalità di pagamento: il pagamento può essere effettuato attraverso diverse modalità: banche, uffici postali, tabaccai, sportelli bancomat (CBill), internet banking, il sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, app Equiclick e sportelli fisici dell’Agenzia.
  • Proroga per i residenti dei territori alluvionati: per i contribuenti residenti nei territori colpiti da alluvioni, la scadenza della 6° rata è prorogata al 28 febbraio 2025, con ulteriori 5 giorni di tolleranza per i pagamenti, rendendoli tempestivi se effettuati entro il 5 marzo 2025.
  • Prospettive future: a oggi, non sono previste nuove misure di rottamazione delle cartelle. La sesta rata è l’ultimo termine per conservare i vantaggi della definizione agevolata.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

2 Comments

  1. Mazzativi vui e u status,una pressione fiscale e la vita così cara , dove pensate che possano andare i cittadini? Mentre voi sia di qualunque ceto politico fate parte ,pensate ai vostri schifosi interessi sulle spalle della povera gente,ma tanto che Ve frega di noi!!!!

  2. La rottamazione 5 ci vuole per la tranquillità dei cittadini che non sono riusciti a pagare le cartelle, è importante altrimenti allo Stato non entra un centesimo. Chi non è riuscito a pagare le tasse farà di tutto per mettere a posto la loro posizione, mentre chi non paga le tasse perché non le vuole pagare se ne frega delle rottamazioni.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

scadenze imposte
Articolo precedente

Secondo acconto Imposte 2024: rinvio e rateizzo: ammessi ed esclusi ufficiali

Tensioni in Francia contenute grazie agli strumenti creati per l'Italia
Articolo seguente

Se oggi la Francia non brucia è grazie agli estintori voluti dall’Italia