Conviene pagare subito la cartella esattoriale per il totale o è meglio aspettare che entri in vigore la rottamazione-quater in modo da versare solo l’imposta? Naturalmente la risposta è quella di aspettare che la rottamazione-quater entri in vigore, fatte salve però le conseguenze legate a eventuali procedure esecutive e cautelari che l’Agenzia delle entrate-riscossione, ADER, potrebbe nel frattempo avviare per i debiti non pagati. Conseguenze che potrebbero essere stoppate solo dopo la presentazione dell’istanza di adesione alla rottamazione-quater.
Detto ciò, prima di decidere se rinviare il pagamento della cartella, il contribuente deve poter verificare che la stessa rientri effettivamente nel periodo temporale per il quale è ammessa la sanatoria.
A tal proposito, è utile soffermarci su come il contribuente può effettivamente verificare se la sua cartelle rientra o meno nella rottamazione-quater.
La rottamazione-quater nella Legge di bilancio 2023
Abbiamo già visto più volte che la nuova sanatoria delle cartelle avrà maggiori vantaggi rispetto alle altre. Possono essere definiti i singoli debiti affidati per il recupero all’Agenzia delle entrate-riscossione, tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Difatti, si va oltre il termine del 31 dicembre 2017 rispetto al quale operava la precedente rottamazione-ter, ex art.3 del DL 119/2018.
Come individuare i debiti rottamabili?
Come detto in premessa, il contribuente può effettivamente verificare se la sua cartella rientra o meno nella rottamazione-quater.
Infatti, sul portale ADER, i contribuenti possono già accertare eventuali pendenze con il Fisco, in attesa che sia approvata definitivamente la legge di bilancio 2023.
Il servizio è denominato “Controlla la tua situazione“. Grazie a questo servizio telematico, il contribuente può verificare se ha debiti rottamabili. In particolare, è possibile verificare le cartelle a partire dall’anno 2000, pagare, controllare le rateizzazioni e le eventuali procedure cautelari (ad esempio il fermo amministrativo) ed esecutive in corso (pignoramenti).
Per accedere al servizio, è necessario essere in possesso di una delle seguenti credenziali: SPID o CIE.
Una volta effettuato l’accesso, il contribuente potrà utilizzare la funzione “situazione debitoria-consulta e paga”. Da qui, si potranno consultare i debiti da saldare (che potrebbero essere quelli ammessi alla rottamazione-quater), saldati o da rateizzare.
Gli effetti della presentazione dell’istanza di adesione alla rottamazione-quater
Una volta verificata la propria situazione debitoria, se ci sono carichi 2000-2022 (fino al 30 giugno), il contribuente potrebbe decidere di aspettare la rottamazione-quater.
Un volta presentata l’istanza, si innescano una serie di effetti positivi.
Ad esempio:
- il divieto di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche, con salvezza di quelli già iscritti alla predetta data di presentazione dell’istanza di adesione;
- il divieto di avviare nuove procedure esecutive (vedi pignoramenti) nonché di proseguire quelle già avviate in precedenza, a meno che non si sia già tenuto il primo incanto con esito positivo;
- per le imprese, il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva, DURC (necessario per partecipare ad appalti pubblici) con la sola presentazione dell’istanza di adesione;
- ecc.
Attenzione però, se non si paga la rottamazione-quater, le eventuali somme versate fino alla decadenza sono considerate semplici acconti e l’ADER potrà avviare nuove procedure esecutive e cautelari a recupero del credito vantato.