Rottamazione-quinquies. C’è la data per presentare istanza sul portale ADER(Ddl al Senato)

Il Disegno di Legge AS 1375 introduce la rottamazione quinquies, che offre una sanatoria per i debiti fiscali accumulati dal 2000 al 2023, con possibilità di rateizzazione in 120 mesi e annullamento di sanzioni e interessi
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3 giorni fa
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rottamazione quinquies
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L’iter di approvazione della nuova rottamazione quinquies procede senza particolari intoppi. Infatti il disegno di legge AS 1375 che prevede la nuova pace fiscale è all’esame del Senato, per cui c’è già un testo disponibile che con molta probabilità subirà pochissime modifiche prima di diventare legge dello Stato.

Nel testo con il dossier aggiornato a Marzo di cui noi di Investire Oggi siamo riusciti ad entrare in possesso, vengono delineati per bene i dettagli della nuova rottamazione.

Il testo già prevede una data entro la quale potrà essere presentata istanza di pace fiscale.  Inoltre è già possibile individuare fin da ora le differenza principali tra rottamazione-quater e quinquies sulle quali poi torneremo più avanti con uno specifico approfondimento.

La rottamazione-quinquies

Il Disegno di Legge AS. 1375, attualmente in discussione al Senato, rappresenta una proposta molto interessante per i contribuenti italiani che si trovano con debiti verso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Con la cosiddetta rottamazione quinquies, il Governo intende offrire una nuova opportunità di sanare i debiti accumulati negli anni, in modo semplificato e senza la pressione delle sanzioni e degli interessi, che spesso fanno lievitare l’importo da pagare.

Una delle novità principali di questo disegno di legge riguarda il periodo di tempo che sarebbe possibile “rottamare”.

Se dovesse essere approvato, il provvedimento includerebbe tutti i debiti accumulati dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2023. L’attuale rottamazione copre il periodo 1° gennaio 2000-30 giugno 2022.

Anche post riapertura della rottamazione-quater rimane confermato il periodo di sanatoria.

Questo significa che tanti contribuenti, anche quelli con pendenze che risalgono a molti anni fa, avrebbero la possibilità di regolarizzare la loro situazione con l’Erario.

In sostanza, si allarga la finestra temporale rispetto alle versioni precedenti di rottamazione, che coprivano periodi meno recenti.

E’ confermato che dovranno essere versate:

  • le somme affidate all’agente della riscossione a titolo di capitale;
  • le spese di rimborso per le procedure esecutive;
  • le spese di notifica della cartella di pagamento;
  • gli interessi di dilazione al 2% in caso di richiesta di rateazione delle somme dovute in seguito alla sanatoria (al momento non sono citati nel testo del DDL ma non ci sono motivi per non prevederli).

Verranno invece annullati: le sanzioni collegate alla maggiore imposta dovuta nell’atto; gli interessi anche riferiti alla ritardata iscrizione a ruolo. La stessa cosa vale per le somme aggiuntive ai crediti previdenziali (art. 27, D.Lgs. n. 46/1999);l’aggio della riscossione.

Rottamazione-quinquies. Cosa prevede?

Un altro punto molto interessante di questa proposta riguarda la possibilità di rateizzare il debito.

La legge prevede infatti che i debitori possano suddividere l’importo dovuto in 120 rate mensili.

Ovvero in un arco di 10 anni.

Un altro aspetto positivo della rottamazione quinquies è che prevede una certa tolleranza nei pagamenti. Se per qualche motivo non si riuscisse a pagare una o più rate, sarebbe possibile saltarne fino a otto. 

Senza perdere il beneficio della rottamazione.

Questa flessibilità è un segnale importante per chi si trova in situazioni di difficoltà e ha bisogno di un po’ di respiro per completare il piano di pagamento.

Tuttavia, bisogna ricordare che la legge è ancora in fase di discussione e potrebbe subire delle modifiche. Inoltre, al momento non c’è certezza che venga effettivamente approvata, anche se le aspettative sono alte.

Rottamazione-quinquies. C’è la data per presentare istanza (Ddl al Senato)

In premessa abbiamo accennato al fatto che l’attuale testo del disegno di legge già prevede una data entro la quale presentare istanza di rottamazione-quinquies.

Nello specifico, l’attuale testo del Ddl prevede che l’istanza vada presentata entro il 30 aprile 2025.

La procedura ai fini della presentazione dell’istanza è così articolata:

  • l’agente della riscossione rende disponibili, nell’area riservata del portale ADER per ognuno dei debitori i dati delle cartelle definibili;
  • il debitore manifesta all’agente della riscossione la propria volontà di aderire alla pace fiscale entro il 30 aprile 2025 in via telematica tramite il portale ADER;
  • il debitore indica l’eventuale pendenza di contenziosi aventi a oggetto i carichi in essa compresi e assume l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi, che sono sospesi dal
    giudice, previa presentazione di copia della domanda di rottamazione nelle more del pagamento delle somme dovute. L’estinzione del giudizio è subordinata all’effettivo perfezionamento della definizione
    e alla produzione, nello stesso giudizio, della documentazione attestante i pagamenti effettuati; in caso contrario, il giudice revoca la sospensione su istanza di una delle parti;
  • entro il 30 aprile 2025 il debitore può integrare l’istanza presentata anteriormente a tale data.

A ogni modo sarà molto difficile che la legge venga approvata nel mese di aprile. Per cui con molta probabilità il termine per presentare istanza sarà spostato in avanti nel testo finale della norma. Molto probabilmente a fine giugno.

In ogni caso, è importante non farsi cogliere impreparati e tenere sotto controllo le scadenze fiscali, rivolgendosi anche a professionisti del settore. Per avere una guida chiara sulle opzioni disponibili, soprattutto in un momento di incertezze come questo.

Riassumendo

  • Estensione dei debiti rottamabili: il provvedimento prevede la possibilità di “rottamare” i debiti accumulati dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2023, allargando il periodo rispetto alla precedente rottamazione che copriva solo fino al 30 giugno 2022.
  • Possibilità di rateizzazione: il debito potrà essere suddiviso in 120 rate mensili (10 anni), rendendo il piano di pagamento molto più accessibile per i contribuenti con difficoltà economiche.
  • Annullamento di sanzioni e interessi: saranno eliminati gli interessi di mora, le sanzioni e altre somme aggiuntive legate ai debiti fiscali, riducendo l’importo complessivo da pagare.
  • Flessibilità nei pagamenti: la legge prevede che il contribuente possa saltare fino a otto rate senza perdere il beneficio della rottamazione, offrendo una maggiore tolleranza in caso di difficoltà temporanee nei pagamenti.
  • Scadenza per presentare l’istanza: l’istanza per aderire alla rottamazione dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2025, ma è probabile che questa data sarà estesa, con un possibile termine finale fissato a fine giugno 2025.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

1 Comment

  1. Nel provvedimento all’esame il contribuente che ha iniziato una rateizzazione ordinaria
    e decide di aderire alla rottamazione quinques, perde le rate già pagate nell’ambito della suddetta rateizzazione ordinaria , oppure dette rate vengono in una qualche maniera recuperate dal contribuente e costituiscono un minor debito da sottoporre a rottamazione?

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