Rottamazione-quinquies. Pace fiscale anche per gli Enti locali (IMU e altri tributi locali)

Il Disegno di Legge AS. 1375 estende la rottamazione quinquies alle ingiunzioni fiscali degli enti locali, consentendo ai debitori di sanare i propri debiti accumulati dal 2018 al 2023 senza pagare sanzioni
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6 giorni fa
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rottamazione quinquies
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La nuova rottamazione quinquies riguarderà anche i debiti verso comuni, province e regioni anche laddove la riscossione dei crediti non avvenga tramite cartella ma tramite ingiunzione fiscale. Infatti sono molti i Comuni che, per recuperare i propri crediti, si avvalgono di società in house o di agenti della riscossione diversi dall’Agenzia delle entrate-riscossione.

L’estensione della rottamazione alle ingiunzioni fiscali è messa nero su bianco nel Ddl 1375 “Disposizioni concernenti la rateizzazione a lungo termine di carichi fiscali, contributivi e di altra natura
affidati all’agente della riscossione”. Disegno di legge che prevede la nuova rottamazione-quinquies.

Attenzione però, per far si che il cittadino possa rottamare le ingiunzioni fiscali e/o gli accertamenti esecutivi relative ad esempio a IMU, TARI, multe dei vigili, ecc, sarà necessario che l’Ente locale manifesti la propria adesione alla procedura di pace fiscale.

Dunque dovrà adottare una delibera per consentire ai cittadini di sfruttare la pace fiscale.

Per i debiti riscossi tramite cartelle o accertamento esecutivo affidato all’ADER invece, non sarà necessario attendere alcun via libera da parte dell’Ente, sarà solo il contribuente a decidere se sfruttare o meno la rottamazione per pagare il debito con l’Ente locale.

La rottamazione-quinquies

Il Disegno di Legge AS. 1375, attualmente in discussione al Senato, propone la c.d. “rottamazione quinquies”.

Il Governo intende offrire una nuova opportunità di regolarizzare i debiti fiscali e non accumulati negli anni, semplificando il processo e annullando sanzioni e interessi, che spesso aumentano l’importo dovuto.

Una delle principali novità del disegno di legge riguarda l’estensione del periodo di tempo che potrebbe essere “rottamato”.

Se il provvedimento venisse approvato, includerebbe tutti i debiti accumulati dal 1° gennaio 2000 fino al 31 dicembre 2023.

Attualmente, la rottamazione-quater  copre il periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, ma con la nuova proposta, la finestra temporale si estenderebbe, permettendo a molti contribuenti, anche quelli con pendenze risalenti a diversi anni fa, di regolarizzare la propria situazione fiscale.

Saranno da versare:

  • le somme dovute a titolo di capitale, affidate all’agente della riscossione;
  • le spese di rimborso per le procedure esecutive e le spese di notifica della cartella di pagamento;
  • gli interessi di dilazione  se si richiede la rateizzazione delle somme dovute a seguito della sanatoria (attualmente non menzionati nel testo, ma non ci sono motivi per escluderli).

Verranno invece annullate: le sanzioni relative alla maggiore imposta dovuta; gli interessi derivanti dalla ritardata iscrizione a ruolo; le somme aggiuntive sui crediti previdenziali (art. 27, D.Lgs. n. 46/1999); l’aggio della riscossione.

C’è già la data per presentare istanza di rottamazione-quinquies che però con molta probabilità sarà rinviata.

Rottamazione-quinquies. Pace fiscale anche per gli Enti locali

L’articolo 2 del dDl sulla rottamazione-quinquies consente alle regioni, province, città metropolitane e comuni di avvalersi della definizione agevolata delle proprie entrate non riscosse a seguito di ingiunzioni fiscali. E non di cartelle, atto tipico dell’Agente di riscossione nazionale, ADER.

Questa definizione avviene su istanza del debitore e consente di escludere le sanzioni rispetto al debito originario.

Sembrerebbero invece da pagare interessi di mora e aggio. Nonchè gli interessi da dilazione.

Condizioni specifiche riguardano la presentazione dell’istanza e la possibilità di rateizzare il pagamento delle somme dovute.

Ecco i principali punti normativi:

  • ambito e soggetti interessati: La definizione agevolata si applica alle entrate, anche tributarie, non riscosse tramite provvedimenti di ingiunzione fiscale notificati tra il 2018 e il 2023. L’istanza deve essere presentata entro i termini stabiliti dagli enti locali.
  • sospensione dei termini di prescrizione: Con la presentazione dell’istanza, i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme sono sospesi, dando al debitore la possibilità di adempiere senza preoccupazioni temporali immediate.
  • modalità di pagamento: Gli enti devono stabilire il numero massimo di rate per il pagamento, che non può superare la data del 31 dicembre 2026. La modalità di presentazione dell’istanza e i termini per l’indicazione del numero di rate e eventuali giudizi pendenti devono essere chiariti da ciascun ente locale.
  • comunicazione dell’importo: Dopo la presentazione dell’istanza, l’ente territoriale o il concessionario della riscossione deve inviare una comunicazione con l’ammontare delle somme dovute, comprensive della rateizzazione, e le scadenze per il pagamento.

Se il debitore non paga almeno otto rate, anche non consecutive, la definizione agevolata viene annullata.

In tal caso, riprenderanno i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme. Tuttavia, i pagamenti già effettuati saranno considerati come acconti.

Sintesi Rottamazione Quinquies per le Ingiunzioni Fiscali degli Enti Locali

Punto Normativo Descrizione
Ambito e Soggetti Interessati La definizione agevolata riguarda le entrate non riscosse tramite ingiunzione fiscale, notificata tra il 2018 e il 2023. Applicabile a regioni, province, città metropolitane e comuni.
Sospensione dei Termini di Prescrizione Con la presentazione dell’istanza, si sospendono i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme.
Modalità di Pagamento Gli enti stabiliscono il numero massimo di rate, che non può superare il 31 dicembre 2026. La modalità di pagamento deve essere definita per ciascun ente locale.
Comunicazione dell’Importo Dopo l’istanza, l’ente deve inviare una comunicazione con l’importo dovuto, la rateizzazione e le scadenze per il pagamento.

Inadempimento Se il debitore non paga almeno 8 rate non consecutive, la definizione agevolata viene annullata e riprendono i termini di recupero delle somme.

Nel complesso, se il Comune, la provincia o la Regione aderisce alla rottamazione, i contribuenti con debiti per tributi locali, multe, bollo auto, ecc, potranno chiudere ogni pendenza anche laddove l’ente locale non si avvale dell’ADER per il recupero coattivo dei crediti vantati.

Riassumendo.

  • Rottamazione delle Ingiunzioni Fiscali (2018-2023): Il Disegno di Legge AS. 1375 estende la rottamazione quinquies ai debiti accumulati tramite ingiunzioni fiscali emesse da comuni, province e regioni, comprendendo i debiti relativi a tributi locali, multe, IMU, TARI, ecc., notificati tra il 2018 e il 2023.
  • Adesione degli Enti Locali: Per poter usufruire della rottamazione delle ingiunzioni fiscali, gli enti locali devono aderire alla procedura di pace fiscale, adottando una specifica delibera. Se l’ente non aderisce, il contribuente non potrà usufruire della rottamazione per quei debiti.
  • Sospensione dei Termini di Prescrizione: Con la presentazione dell’istanza di rottamazione, i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme vengono sospesi, dando tempo ai contribuenti di regolarizzare la propria situazione senza rischiare il recupero coattivo.
  • Rateizzazione e Modalità di Pagamento: Gli enti locali devono stabilire un numero massimo di rate per il pagamento, che non potrà andare oltre il 31 dicembre 2026. Il contribuente dovrà presentare l’istanza indicando il numero di rate desiderate e, se necessario, rinunciare a eventuali contenziosi in corso.
  • Inadempimento e Recupero: Se il debitore non paga almeno otto rate, anche non consecutive, la definizione agevolata viene annullata e riprenderanno i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme. I pagamenti effettuati fino a quel momento verranno considerati acconti.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

1 Comment

  1. Spero la atrovino al più presto.e che i comuni vi aderiscano..così molti contribuenti delirando.in molti..compreso il sottoscritto.grazie x le delucidazioni che fornite..buon lavoro.

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