Rottamazione-ter e saldo e stralcio: arriva l’atteso rinvio nel decreto Sostegni-bis

Con un emendamento approvato in fase di conversione in legge del decreto Sostegni-bis vengono riviste le scadenze della rottamazione-ter e del saldo e stralcio
3 anni fa
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Rottamazione-ter, è oggi l’ultima chiamata: cosa rischia chi non paga

Con un emendamento approvato in fase di conversione in legge del decreto Sostegni-bis, vengono riviste le scadenze della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. La scadenza del 31 luglio viene resa meno gravosa per tutti i contribuenti.

Le attuali scadenze delle rottamazione-ter e del saldo e stralcio

Ad oggi, le scadenze della rottamazione-ter e del saldo e stralcio sono quelle previste dall’art.1 del d.L. 41/2021, decreto Sostegni.

Nello specifico, non si determina l’inefficacia di tali definizioni (rottamazione-ter e saldo e stralcio): qualora il versamento delle relative rate scadenti nell’anno 2020 e di quelle scadenti il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021 venga effettuato integralmente:

  • entro il 31 luglio 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020;
  • entro il 30 novembre 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021.

In riferimento al saldo e stralcio, le rate 2020 che devono essere pagate entro il 31 luglio 2021 sono quelle scadute il 31 marzo e il 31 luglio 2020; quelle da pagare entro il 30 novembre 2021 sono quelle in scadenza al 31 marzo e 31 luglio 2021.

In fase di conversione in legge del decreto Sostegni-bis è stato approvato un emendamento che rettifica le scadenze appena individuate.

Le nuove rate della rottamazione-ter nel decreto Sostegni-bis

Con l’articolo 1-sexies del decreto Sostegni-bis, vengono rimodulati i termini di versamento delle rate dovute nel biennio 2020-2021 per la rottamazione-ter, il saldo e stralcio e la definizione agevolata delle risorse proprie UE.

Le novità nello specificano riguardano:

  • rottamazione-ter delle cartelle esattoriali (articolo 3 del decreto-legge 119 del 2018 e articolo 16-bis del decreto-legge n. 34 del 2019);
  • definizione agevolata delle risorse proprie UE (articolo 5 del richiamato decreto-legge n. 119 del 2019);
  • saldo e stralcio (commi 184 e ss.gg. della legge di bilancio 2019 e del decreto-legge n. 34 del 2019).

Si considera tempestivo ossia non pregiudica l’efficacia delle relative definizioni agevolate il versamento delle rate dovute nel 2020 e delle rate dovute entro il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021, se effettuato integralmente e con ritardo non superiore a cinque giorni entro:

  • il 31 luglio 2021, per le rate in scadenza il 28 febbraio e il 31 marzo 2020;
  • il 31 agosto 2021, per la rata in scadenza il 31 maggio 2020;
  • entro il 30 settembre 2021, per la rata in scadenza il 31 luglio 2020;
  • il 31 ottobre 2021, per la rata in scadenza il 30 novembre 2020;
  • il 30 novembre 2021, per le rate in scadenza nel 2021.

In tal modo vengono spalmate le scadenze 2020 e 2021 su un orizzonte temporale più lungo rispetto a quello previsto dal 1° decreto Sostegni.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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