Rottamazione-ter e saldo e stralcio. Proroga anche per le rate scadute, ultime novità decreto Sostegni-ter

L'emendamento approvato in fase di conversione in legge del decreto Sostegni-ter, prevede una "rimessione in termini" anche per il saldo e stralcio della cartelle
3 anni fa
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Rottamazione-ter, è oggi l’ultima chiamata: cosa rischia chi non paga

In fase di conversione in legge del D.L. 4/2022, decreto Sostegni-ter, è stato approvato un emendamento che proroga le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. La proroga riguarda sia le rate scadute, grazie ad una specifica “rimessione in termini”, sia le rate che andranno in scadenza nel 2022.

Ecco cosa cambia per la rottamazione-ter e per il saldo e stralcio con la legge di conversione del decreto Sostegni-ter.

Le precedenti scadenze per la rottamazione-ter e per il saldo e stralcio

Il D.

L. 146/2021, post conversione in legge, aveva prorogato al 9 dicembre la scadenza delle rate 2020 e 2021 della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

Entro la data del 9 dicembre, dovevano essere pagate:

  • le rate della “Rottamazione-ter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” scadute il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2020 e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2021;
  • le rate del “Saldo e stralcio” scadute il 31 marzo, 31 luglio del 2020 e 31 marzo, 31 luglio del 2021.

Attenzione, rispetto alla data del 9 dicembre, trovava sempre applicazione la tolleranza dei 5 giorni di ritardo di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. Difatti, la scadenza finale era quella del 14 dicembre.

Pagata la rata del 14 dicembre, entro il 7 marzo doveva essere pagata la 1° rata 2022 della rottamazione-ter. Per il saldo e stralcio non erano previste rate per il 2022. Il piano di dilazione vedeva come ultima scadenza quelle del 31 luglio 2021.

Le nuove scadenze nel decreto Sostegni-ter

In fase di conversione in legge del D.L. 4/2022, decreto Sostegni-ter, è stato approvato un emendamento che proroga le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. La proroga riguarda sia le rate scadute, grazie ad una specifica “rimessione in termini” sia le rate che andranno in scadenza nel 2022.

Nello specifico, il l versamento delle rate da corrispondere negli anni 2020, 2021 e 2022 “ai fini delle definizioni agevolate di cui agli articoli 3 e 5 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n.

136, all’articolo 16-bis del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, e all’articolo 1, commi 190 e 193, della legge 30 dicembre 2018, n. 145”, è considerato tempestivo e non determina l’inefficacia delle stesse definizioni se effettuato integralmente:

  • entro il 30 aprile 2022, relativamente alle rate in scadenza nell’anno 2020;
  • entro il 31 luglio 2022, relativamente alle rate in scadenza nell’anno 2021;
  • entro il 30 novembre 2022, relativamente alle rate in scadenza nell’anno 2022(rottamazione-ter, per il saldo e stralcio non sono previste scadenze 2022).

Anche rispetto a tali ultime scadenze, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del citato decreto-legge n. 119 del 2018.

Dunque, troverà sempre applicazione la tolleranza dei 5 giorni di ritardo.

Attenzione, saranno considerate estinte le procedure esecutive (pignoramento anche presso terzi) eventualmente avviate per effetto dell’inutile decorso del precedente termine del 14 dicembre (vedi pr.precedente).

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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