Rottamazione-ter e saldo e stralcio. Se non si paga addio allo sconto

Entro il 6 dicembre devono essere versate le rate 2020 e 2021 della rottamazione-ter e del saldo e stralcio
3 anni fa
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Entro il 6 dicembre devono essere versate le rate 2020 e 2021 della rottamazione-ter e del saldo e stralcio. La scadenza originaria sarebbe quella del 30 novembre, tuttavia si applicano i 5 giorni di tolleranza; per cui, senza considerare la Domenica, si arriva alla data del 6 dicembre. Sono tollerati i pagamenti tardivi ossia effettuati entro la data citata ma non quelli carenti. Dunque bisogna versare tutto il dovuto.

Le conseguenze in caso di carente versamento o versamento eseguito dopo il 6 dicembre sono piuttosto pesanti.

Ecco tutto quello che c’è da sapere

Le scadenze della rottamazione-ter e del saldo e stralcio

Il D.

L. 146/2021, ha prorogato al 30 novembre, le rate 2020 della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

Entro il 30 novembre 2021 dovranno essere corrisposte integralmente:

  • le rate della “Rottamazione-ter” e della “Definizione agevolata delle risorse UE” scadute il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2020 e 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre del 2021;
  • le rate del “Saldo e stralcio” scadute il 31 marzo, 31 luglio del 2020 e 31 marzo, 31 luglio del 2021.

Il pagamento può essere effettuato con i vecchi bollettini allegati alla “Comunicazione delle somme dovute”. Se nel frattempo, sono andati smarriti, i bollettini possono essere scaricati dal portale dell’Agenzia delle entrate-riscossione. Entrando nella propria area riservata oppure, senza necessità di pin e password, richiedendo una copia della “Comunicazione delle somme dovute”.

Le conseguenze in caso di omesso o tardivo pagamento

Alla scadenza del 30 novembre, si applica la previsione di favore in base alla quale, i versamenti possono essere effettuati entro i cinque giorni successivi rispetto alla scadenza prevista. Dunque, senza considerare Domenica 5 dicembre, i versamenti possono essere effettuati entro il 6 dicembre 2021.

La tolleranza vale solo sui ritardi. Infatti, non sono ammessi pagamenti carenti. Nel senso che è necessario versare tutte le rate scadute. Oltre a quella in scadenza originaria al 30 novembre 2021.

Se non rispettano i suddetti termini o si eseguono versamenti carenti, come previsto dalla norma e ribadito sul portale dell’Agenzia delle entrate-riscossione:

la misura agevolativa non si perfezionerà e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

Dunque, vengono meno i vantaggi legati alla precedente adesione alla definizione agevolata. Sconto su sanzioni e interessi di mora. Le conseguenze sono piuttosto pesanti.

Attenzione, non è escluso che nell’iter di conversione in legge del D.L. 146/2021, possa essere disposta un’ulteriore proroga, magari anche parziale. Tuttavia, ad oggi non c’è ancora certezza di quelle che potrebbero essere le novità.

Noi di Investire Oggi vi terremo aggiornati.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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