Mentre il Governo Meloni studia una nuova pace fiscale, c’è chi ancora deve chiudere i conti con il Fisco per la precedente rottamazione-ter delle cartelle esattoriali. Infatti, i pagamenti della rottamazione-ter, sono stati di volta in volta prorogati, in considerazione della crisi economica derivante dalla pandemia, tant’è vero che a breve dovranno essere pagate le rate che, come da piano di rateazione originario, sono scadute tra febbraio e luglio 2022.
Tali rate potranno essere versate entro il 30 novembre, in tal modo il contribuente conserverà i benefici legati alla rottamazione-ter, ossia risparmio sulle sanzioni e sugli interessi di mora.
La rottamazione-ter. Prossime scadenze
Come appena accennato, il termine “ultimo” per considerare tempestivo il pagamento delle rate scadute nel primo semestre 2022 è fissato al 30 novembre 2022.
Entro tale termine dovranno essere corrisposte le rate in scadenza al:
- 28 febbraio,
- 31 maggio,
- 31 luglio e
- 30 novembre 2022.
Per il termine del 30 novembre 2022 sono previsti i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 5 dicembre 2022. Se non si paga, il conto diventa salato.
Come pagare?
Chi ha perso i bollettini del vecchio piano di rateazione, allegati alla “Comunicazione delle somme dovute“, potrà scaricarli nella propria area riservata del sito Agenzia delle entrate-riscossione, oppure riceverli, grazie all’apposita funzione, senza necessità di pin e password. In tal modo, si potrà ottenere una copia della citata Comunicazione.
Le modalità di pagamento dei bollettini sono sempre quelle fino a oggi ammesse.
Ad esempio, è possibile eseguire il versamento:
- con addebito diretto sul proprio conto corrente (anche tramite il proprio home banking);
- tramite compensazione con crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione;
- presso uffici postali;
- nelle tabaccherie aderenti a Banca 5 SpA;
- tramite i circuiti Sisal e Lottomatica;
- sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it;
- con l’App Equiclick;
- tramite la piattaforma PagoPA.
E’ possibile anche recarsi direttamente allo sportello fisico dell’Agenzia delle entrate-riscossione.
Una nuova pace fiscale
Intanto il Governo Meloni sta già pensando ad una nuova pace fiscale, tuttavia, le esclusioni dovrebbero essere quelle già in essere per la rottamazione-ter.
Dunque, niente pace fiscale per i debiti relativi a:
- recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
- condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
- multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
- sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.
Bisognerà attendere per conoscere quelli che saranno i reali contenuti della prossima pace fiscale.