Il tema dei sacchetti per la frutta e la verdura a pagamento torna in auge oggi, Giornata dell’Ambiente, grazie all’alternativa promossa da Legambiente e EcorNaturas, azienda leader del settore biologico, le quali hanno proposto dei sacchetti riutilizzabili infinite volte e non inquinanti. La lotta alla plastica è ormai iniziata, come vi avevamo già anticipato nell’articolo (L’Ue mette al bando piatti e posate: la proposta rivoluzionaria contro la plastica monouso). Molto presto potremmo diremo addio a tutti quei prodotti monouso in plastica che saranno sostituiti da materiale biodegradabile, un provvedimento che interesserà soprattutto i ben noti cotton fioc ma anche posate di plastica, contenitori e altri prodotti in plastica altamente inquinanti.
Che cosa sono e dove si trovano
Legambiente e l’azienda EcorNaturas si sono fatte portatrici di questa idea. Si tratta di retine a maglia stretta dal peso di 8 grammi, che possono essere utilizzate tante volte e in sostanza evitano l’utilizzo dei sacchetti a pagamento. La distribuzione di 100 mila sacchetti è disponibile nei 500 negozi del gruppo, il costo è di 1,85 euro ma si possono utilizzare praticamente fino alla rottura, quindi la durata è garantita per parecchio tempo. Le due promotrici fanno sapere che i sacchetti sono fatti di poliestere resistente, sono lavabili e traspiranti. A breve, oltre alle retine, saranno lanciati anche sacchetti di cotone biologico, che allo stesso modo potranno essere riutilizzati tantissime volte.
Il tema del riutilizzo al centro
Alcune settimane fa, il Ministero della Salute aveva pubblicato una circolare in cui dava il via libera ai consumatori di portare sacchetti compostabili usa e getta per l’ortofrutta purché nuovi e monouso.
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