Salario minimo in Italia, 9 euro lordi: cosa prevede la proposta di Di Maio

Secondo l'Ocse, il salario minimo che fisserebbe la retribuzione minima oraria a 9 euro lordi non è la soluzione per rilanciare il mercato del lavoro in Italia.
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Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, numero uno del Movimento 5 Stelle, va avanti per la sua strada, determinato a introdurre il salario minimo in Italia. La paga minima oraria sarebbe pari a 9 euro lordi, mentre il provvedimento interesserebbe un dipendente su cinque, vale a dire il 20 per cento dei lavoratori dipendenti italiani, che pur avendo un contratto a tempo indeterminato spesso si ritrovano a fare i conti con stipendi da fame. Contro il salario minimo si sono già esposti l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), Confartigianato e le stesse imprese, sulle quali ricadrebbe il peso maggiore.

Beneficiari del salario minimo in Italia

I 9 euro lordi previsti dalla proposta del salario minimo in Italia da parte del Movimento 5 Stelle andrebbero a circa quattro milioni di lavoratori sottopagati, secondo quanto affermato dall’Istat. Tra loro rientrano autisti, camerieri, centralinisti, giardinieri, guardie notturne e pizzaioli, che percepiscono una retribuzione minima inferiore ai 9 euro lordi che verrebbero introdotti con il salario minimo. Inoltre, l’Istituto di statistica italiana ha sottolineato come complessivamente la misura del Movimento 5 Stelle determinerebbe un aumento della retribuzione di poco più di 1.000 euro nell’arco dei dodici mesi.

Costi maggiori per le imprese

Come è logico che sia, qualora la proposta di Luigi Di Maio sul salario minimo fosse convertita in legge le imprese italiane dovrebbero pagare qualcosa come 6,7 miliardi in più. Lo ha affermato Paola Nicastro, direttore generale dell’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche), nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati.

Ocse contraria

Secondo l’Ocse, il salario minimo che fisserebbe la retribuzione minima oraria a 9 euro lordi non è la soluzione per rilanciare il mercato del lavoro in Italia. A parlare per conto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico è stato l’economista Andrea Garnero, il quale ha precisato che la soglia minima di 9 euro sarebbe la più alta rispetto a quella prevista dagli altri Paesi dell’Unione Europea dove il salario minimo è stato introdotto negli anni passati.

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