L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul proprio sito istituzionale la tabella delle aliquote relative all’addizionale comunale all’IRPEF e necessarie per la liquidazione del predetto tributo (saldo 2019 ed acconto 2020) nel modello dichiarativo riferito all’anno d’imposta 2019 (Modello 730/2020 o Modello Redditi/2020) tenendo conto dei cambiamenti deliberati dai Comuni e alle informazioni man mano fornite dal dipartimento delle Finanze. La tabella, nella versione definitiva del 27 aprile 2020, è disponibile accedendo direttamente al seguente link del sito istituzionale della medesima Amministrazione finanziaria.
Il domicilio fiscale
Di fondamentale importanza è la compilazione dei campi dedicati al domicilio fiscale, poiché da ciò dipenderà la regione e il comune per i quali è dovuta rispettivamente l’addizionale regionale e comunale. Occorre ricordare che il domicilio fiscale generalmente coincide con la residenza anagrafica. In casi particolari, tuttavia, l’Amministrazione finanziaria può ammette, dietro apposita richiesta, che il contribuente stabilisca residenza e domicilio il luoghi diversi. Andrà sempre compilata la sezione dedicata al “Domicilio fiscale al 1° gennaio 2019” tenendo presente che se il contribuente abbia variato residenza occorre attenersi alle seguenti indicazioni: se la variazione è avvenuta a partire dal 3 novembre 2018 occorre riportare il precedente domicilio; se invece la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2018 va indicato il nuovo domicilio (i contribuenti che si sono trasferiti in Italia nel corso dell’anno 2019 devono indicare il domicilio fiscale nel quale hanno trasferito la residenza).
In caso di fusione
Un caso particolare potrebbe, infatti, essere quello in cui il comune dove si risiede al momento della presentazione della dichiarazione, sia stato istituito per fusione. In questa ipotesi, le istruzioni ministeriali ai modello dichiarativi, dicono che in caso di fusione avvenuta dal 2016 fino al 1° gennaio 2019 compreso e se il comune istituito con la fusione abbia deliberato aliquote dell’addizionale comunale all’Irpef differenziate per ciascuno dei territori dei comuni estinti, occorre compilare anche barrare la casella “Fusione comuni” indicando l’apposito codice identificativo dell’ex comune riportato nella tabella presente in Appendice alle istruzioni medesime. Sono poi illustrati due casi particolari. È previsto, infatti, che se il contribuente risiede in un comune fuso (risultante dalla fusione di altri comuni) che ha deliberato aliquote differenziate per ciascuno dei municipi riferiti ai comuni estinti ed il municipio di residenza al 1° gennaio 2019 è diverso da quello di residenza al 1° gennaio 2020, deve essere compilato sia il rigo del domicilio fiscale al 1/1/2019, riportando nella casella “Fusione Comuni” il codice identificativo dell’ex Comune nel quale si risiedeva a tale data, che il rigo del domicilio fiscale al 1/1/2020, riportando nella casella “Fusione Comuni” il codice identificativo dell’ex Comune nel quale si risiede a questa data.