Saldo contabile e saldo disponibile conto corrente: ecco la differenza

Ecco la differenza tra saldo contabile e saldo disponibile su conto corrente.
6 anni fa
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Il conto corrente è lo strumento mediante il quale è possibile conservare del denaro nonché effettuare diverse operazioni come l’accredito dello stipendio o della pensione, i bonifici bancari o semplicemente dei pagamenti. Ma quale è la differenza tra saldo contabile e saldo disponibile: ecco i dettagli.

Saldo conto corrente

Il saldo del conto corrente è la differenza sia essa positiva o negativa tra le entrate (ovvero il totale degli accrediti) e le uscite ovvero gli addebiti. Per capire esattamente come funziona il conto corrente è necessario capire cos’è il saldo disponibile, quello contabile ed il saldo liquido.

Il contabile è dato dalla somma delle varie operazioni (sia di debito che di credito) registrate sul proprio conto fino ad un certo periodo. Il saldo disponibile, invece, è il totale che si ha effettivamente sul conto incluse le operazioni che sono state eseguite ma non ancora contabilizzate. Infine il saldo liquido è la somma sulla quale vengono calcolati gli interessi debitori o creditori di pertinenza di uno specifico rapporto di conto.

Ecco un esempio: se sul conto si hanno zero euro e si versa  su di esso un assegno di 100 euro: il saldo contabile sarà pari a 100 euro. Il saldo disponibile, invece, sarà pari a zero euro. Per il pagamento e l’accredito dell’assegno, infatti, ci vorranno vari giorni.

Data contabile, di valuta e disponibile

La data contabile è il momento in cui viene eseguita effettivamente la registrazione mentre quella di valuta è la data dalla quale decorrono gli interessi inerenti all’operazione. La data disponibile, infine, è il giorno dal quale la somma di denaro accreditata potrà essere usata per effettuare prelievi o pagamenti. Solitamente la data di valuta viene dopo o nello stesso momento di quella contabile. In base alle proprie condizioni contrattuali, però, tale regola potrebbe non essere rispettata.

Ecco un esempio in cui i giorni delle tre date non coincidono.

Un’azienda che paga con ritardo gli stipendi potrebbe chiedere alla Banca di emettere bonifici per il giorno 6 con data di valuta per i beneficiari da impostare per il 5 (ciò per ragioni contrattuali). In questo caso il 6 per l’azienda sarà la data contabile. Gli accrediti degli stipendi, invece, potrebbero arrivare nello stesso giorno o addirittura due giorni dopo per cui la data disponibile potrebbe essere addirittura l’8 del mese.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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