Saldo IMU 2023, due giorni in più per pagare

Il saldo IMU 2023 è in scadenza a dicembre (l’acconto andava versato entro il 16 giugno). Tre le possibili modalità di pagamento
1 anno fa
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Imu
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Sta per completarsi il calendario di pagamento dell’IMU 2023. L’imposta dovuta dai possessori di immobili in Italia. Dopo l’acconto (che andava pagato entro il 16 giugno 2023) è iniziato il conto alla rovescia anche per la scadenza di dicembre, quando si dovrà andare alla cassa per versare il saldo.

Il tributo, ricordiamo, è di competenza comunale. Si calcola in base alla percentuale di possesso e ai mesi di possesso nell’anno. Si considera per intero il mese in cui il possesso si è protratto per almeno la metà dei giorni di cui il mese stesso si compone.

Le scadenze di acconto e saldo

L’IMU si paga in acconto e saldo. L’acconto scade il 16 giugno di ogni anno. Il saldo il 16 dicembre del medesimo anno. Se la scadenza cade di sabato o domenica, si slitta al primo giorno lavorativo successivo. Pertanto, con riferimento all’IMU 2023:

  • acconto – 16 giugno 2023;
  • saldo – 18 dicembre 2023 (il 16/12 è sabato).

Dunque, per il saldo due giorni in più per versare. Chi omette il pagamento (salvo il caso in cui rientri nelle ipotesi di esenzione IMU), ovvero versa un importo insufficiente, può rimediare spontaneamente ricorrendo al ravvedimento operoso. Questo significa versare l’imposta omessa con l’aggiunta di sanzione e interessi. La sanzione da ravvedimento operoso (art. 13 D. Lgs. n. 472/1997) dipende da tempo entro cui ci si mette in regole. Stessa cosa per gli interessi, che sono calcolati al tasso legale per ogni giorno di ritardo.

Saldo IMU 2023, le tre modalità di pagamento

Il pagamento del saldo IMU 2023, come per l’acconto, si fa con il Modello F24, dove compilare la sezione “IMU e altri tributi locali”. Si possono utilizzare crediti in compensazione. A questo proposito, bisogna ricordare che:

  • i titolari di partita IVA devono presentare l’F24 esclusivamente in modalità telematica;
  • i NON titolari di partita IVA possono fare l’F24 cartaceo solo in assenza di crediti compensati. Negli altri casi solo F24 telematico.

Questi ultimi, sempre e solo se NON ci sono crediti compensati, possono pagare anche con bollettino di c/c.

Nel bollettino bisogna indicare le stesse informazioni rilevabili dal Modello F24 (numero immobili, codice tributo, indicare se trattasi di acconto/saldo/ravvedimento, ecc.).

Per chi risiede all’estero e deve pagare l’IMU su immobili posseduti in Italia, se non riesce a fare F24 telematico, può pagare con bonifico (per le coordinate è opportuno chiedere info al comune in cui si trovano gli immobili oggetto del tributo).

Riassumendo…

  • il saldo IMU 2023 scade il 18 dicembre 2023 (il 16/12 è sabato)
  • l’acconto IMU 2023 era da pagarsi entro il 16 giugno 2023
  • chi non paga o paga una somma insufficiente può fare il ravvedimento operoso
  • il pagamento si fa con Modello F24
  • i NON titolari di partita IVA possono usare il bollettino di c/c solo in assenza di crediti da compensare
  • l’IMU residenti all’estero di piò pagare con bonifico.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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