Il termine per il versamento del saldo IMU 2024 è quasi alle porte, e tutti i contribuenti italiani interessati devono effettuare il pagamento entro il 16 dicembre 2024. La seconda e ultima rata dell’Imposta Municipale Unica (IMU) rappresenta un obbligo fiscale fondamentale per chi possiede immobili e si affianca all’acconto già versato a giugno.
La scadenza è valida per tutti i contribuenti, dai proprietari di abitazioni agli imprenditori con immobili commerciali, e rappresenta l’ultima occasione dell’anno per adempiere senza incorrere in ammende.
Pagamento saldo IMU 2024: cartaceo o telematico?
Per il saldo IMU 2024 (come per l’acconto), è importante distinguere tra le modalità di pagamento cartacee e telematiche, perché non tutti i contribuenti possono scegliere liberamente. Infatti, la modalità scelta dipende sia dalla presenza o meno di crediti da compensare, sia dal possesso di una partita IVA.
- Pagamento IMU con Modello F24 telematico: la generalità dei contribuenti devono procedere al pagamento del saldo IMU 2024 tramite Modello F24 che deve essere effettuato obbligatoriamente in modalità telematica. Il pagamento online può essere effettuato attraverso i canali digitali messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. O (solo in determinati casi) tramite servizi bancari e postali abilitati.
- Contribuenti senza Partita IVA e senza crediti da compensare: solo a chi non possiede una partita IVA e non ha crediti fiscali da compensare, è data possibilità anche di poter pagare il tributo in formato cartaceo utilizzando il Modello F24 o tramite bollettino postale. Questa opzione è particolarmente utile per chi non ha familiarità con i servizi digitali e preferisce un metodo tradizionale.
Si ricorda che, anche laddove per effetto di compensazione il saldo finale Modello F24 è zero, bisogna presentarlo al pagamento.
Utilizzo di crediti fiscali in compensazione pe ridurre l’imposta
Per il saldo IMU 2024 (come per l’acconto), è possibile ridurre l’importo dell’imposta tramite compensazione di diversi tipi di crediti fiscali. La compensazione permette di sottrarre dal saldo IMU l’ammontare dei crediti, una strategia utile per contenere la pressione fiscale, purché si rispettino le modalità previste. Tra i i principali crediti fiscali che possono essere utilizzati in compensazione per il pagamento del saldo IMU 2024 troviamo:
- IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche): l’imposta sul reddito può essere compensata con il saldo IMU, alleggerendo così l’importo dovuto.
- Addizionale Comunale e Regionale all’IRPEF: gli eventuali crediti relativi alle addizionali IRPEF, che spettano ai comuni e alle regioni, possono essere utilizzati in compensazione.
- IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive): i crediti accumulati per l’IRAP possono essere applicati al saldo IMU, una soluzione particolarmente vantaggiosa per le imprese.
- IVA (Imposta sul Valore Aggiunto): anche l’IVA, nel caso in cui si disponga di crediti derivanti da tale imposta, può essere compensata per il pagamento dell’IMU.
- Imposte Sostitutive dell’IRPEF: i crediti accumulati su eventuali imposte sostitutive all’IRPEF possono anch’essi essere utilizzati per la compensazione.
- Altri tributi locali (TARI, ecc.) solo se previsto dal comune.
Verificare la possibilità di utilizzare questi crediti è consigliato per tutti i contribuenti, perché consente di abbattere l’importo complessivo del saldo IMU da versare. A condizione di seguire le procedure telematiche obbligatorie.
Riassumendo…
- Il saldo IMU 2024 scade il 16 dicembre; evitare sanzioni rispettando la scadenza.
- Il versamento deve farsi con Modello F24 telematico
- Solo i NON titolari di partita IVA senza crediti compensabili possono pagare con Modello F24 cartaceo o bollettino.
- Crediti IRPEF, IVA e IRAP riducono l’importo del saldo IMU in compensazione.
- Verificare i dati e conservare la ricevuta per eventuali controlli futuri.