Dall’incertezza di ieri alla certezza di oggi. La manovra di bilancio 2023 è stata finalmente varata dal Consiglio dei Ministri nella notte tra il 21 novembre 2022 ed il 22 novembre. E così salta la misura di cui si parlava, ossia il taglio IVA su beni di prima necessità (pane, pasta, latte, pannolini, ecc.).
Dunque, nel 2023 questi beni continueranno ad essere colpiti dall’imposta sul valore aggiunto con aliquota del 4% (come attualmente previsto).
Gli italiani speravano fortemente in questa disposizione. Avrebbe permesso un risparmio sull’acquisto di quei beni che servono per il vivere quotidiano e che non sono stati risparmiati da questo rincaro prezzi senza precedente a cui stiamo assistendo (il tasso di inflazione oggi si aggira sul circa il 12%).
Una eventuale cancellazione dell’IVA sul pane avrebbe portato un risparmio di circa 0,13 centesimi al Kg. Sul punto anche noi di investireoggi.it avevamo pubblicato un articolo di simulazione di risparmio in caso di IVA cancellata.
No al taglio IVA, arriva la Carta Risparmio Spesa
Anche se il governo non è riuscito a trovare le risorse che sarebbero servite per il taglio IVA (si parla di circa mezzo miliardo di euro), nella manovra di bilancio 2023 trovano, comunque, spazio una serie di interventi volti a sostegno delle famiglie.
Per combattere l’inflazione è stabilita una riduzione dell’IVA dal 10% al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
Con un fondo di 500 milioni di euro nasce la “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15.000 euro. Sarà gestita dai comuni ed è destinata all’acquisto di beni di prima necessità. Insomma una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiranno all’iniziativa.
Gli altri aiuti del pacchetto famiglia
Senza il taglio IVA e con la Carta Risparmio Spesa, la manovra 2023, sempre al fine di sostenere le famiglie, allarga la platea dei beneficiari del bonus luce e gas (l’ISEE è aumentato a 15.000 euro).
Inoltre:
- per il 2023 l’assegno unico per figli a carico sarà maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Reso strutturale anche l’assegno per i disabili
- per i lavoratori dipendenti è prevista un’aliquota di tassazione ridotta al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro
- si proroga al 2023 il bonus prima casa giovani under 36.
Nel pacchetto di aiuti alle famiglie possiamo annoverare anche una nuova edizione di sanatoria cartelle di pagamento. Una sanatoria che sarà più leggera rispetta a quella che si prospettava nei giorni scorso. Infatti, resta lo stralcio totale dei debiti iscritti a ruolo fino al 2015 per importi fino a 1.000 euro. Scompare, invece, il saldo e stralcio, mentre ci sarà la possibilità di pagare a rate gli altri debiti con applicazione di una sanzione abbastanza ridotta.