La Procura di Palermo ha ufficializzato la sua mossa, 6 anni di carcere per Salvini dopo le polemiche relative al caso Open Arms, dove il leader del Carroccio è stato accusato di sequestro di persona. Il leader della Lega però non molla e ribadisce le sue intenzioni di continuare a combattere senza arrendersi mai. Parole di circostanza, ma tutto sommato prevedibili, anche se c’è chi paventa effettivamente le dimissioni del ministro. Intanto, convocato d’urgenza il consiglio federale per fare il punto della situazione.
La politica in subbuglio
Come vuoi creare un’economia florida e far proliferare il Paese, quando la politica nostrana sta vivendo da settimane momenti di grave subbuglio? Dopo il caso Sangiuliano, ora i nostri ministri devono fronteggiare il problema Salvini, il quale rischia seriamente di doversi dimettere per difendersi al meglio contro l’accusa di sequestro di persona ed eventuale condanna penale. “Grazie a tutti per il sostegno. Arrendermi? Mai. Io non mollo”, ha scritto il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega in un post. Intanto, nel pomeriggio di ieri si sono radunati i vertici della Lega per un consiglio federale, una riunione d’urgenza che prenda in mano la situazione. All’ordine del giorno “Iniziative della Lega per difendere la democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini, minacciati da una sinistra anti-italiana che usa i tribunali per vendette politiche”.
Lo sfogo di Salvini però non è solo da social, visto che nel frattempo ha anche pubblicato un istante book dal titolo Processo a un italiano, scaricabile dal quotidiano Libero e dal sito di Radio Libertà.
Salvini, un’altra vittima dei comunisti?
Comunisti, gridava Berlusconi dal pulpito dei suoi comizi ormai anni addietro. Oggi la scena si ripete, ma il protagonista è Matteo Salvini. La destra si coalizza attorno alla sua figura storica, compresa la premier Meloni che esprime solidarietà e considera assurda la richiesta della procura di Palermo. Non è mancata la risposta della Associazione Nazionale Magistrati (ANM), la quale ha commentato così: “Sarà il Tribunale a vagliare la fondatezza dell’accusa, con indipendenza e terzietà, guidato solo dallo scrupoloso rispetto di tutte le norme vigenti in materia La piena uguaglianza di tutti di fronte alla legge è l’autentica essenza della democrazia, a prescindere dalla carica e dal rilievo politico, ed il processo che si sta celebrando a Palermo è esso stesso un momento di fondamentale democrazia”.
Ha inoltre aggiunto che la solidarietà verso Salvini si sta esprimendo in modo inappropriato e scomposto, facendo insinuazioni di uso politico della giustizia. Insomma, il clima si sta facendo incandescente tanto che perfino Elon Musk è stato catturato dall’evento. Anche il magnate americano ha espresso solidarietà per Salvini, ribadendo che secondo lui il ministro ha solo fatto rispettare la legge. Salvini, da parte sua, ha ringraziato Musk count post sulla piattaforma X: “Ringrazio @elonmusk per il sostegno. Rischio 15 anni di carcere per aver difeso, da ministro dell’Interno, i confini, l’onore e la dignità del mio Paese. Sto affrontando il processo a testa alta, orgoglioso di quello che ho fatto”.
Riassumendo…
- la Procura di Palermo chiede sei anni di carcere per Salvini;
- richiesta shock per la destra italiana che si stringe intorno al ministro;
- anche Musk esprime solidarietà per il leader della Lega.