Dopo i dubbi sul futuro della quota 100, ci si chiede se l’attuale crisi del governo potrebbe interessare anche il Reddito di Cittadinanza. Ad alimentare questo possibile scenario è stato Matteo Salvini che, negli ultimi giorni, in più occasioni ha espresso pubblicamente perplessità sulla misura simbolo dei 5 Stelle.
Reddito di Cittadinanza a rischio cancellazione se cade il Governo?
Le parole di Salvini preoccupano i titolari del Reddito di Cittadinanza: “ho mille dubbi sul reddito cittadinanza, speriamo possa creare lavoro” ha dichiarato il vicepremier ai microfoni di Radio24.
Che la Lega avesse riserve sul RdC non è del resto una vera e propria novità. Due anni fa Salvini ribattezzava il sussidio come “”un reddito all’immigrazione, perché finirebbe per il 90% nelle mani dei cittadini stranieri”. E già un anno prima, in un dibattito con Di Battista, affermava in merito al reddito di cittadinanza: “non dico che bello o che brutto. A occhio e croce penso che in futuro preferirei piuttosto che spendere 700 euro per parcheggiare qualcuno, spendere quei 700 euro per ridurre il carico fiscale alle imprese e agli artigiani per permettere a questi di lavorare meglio o di assumere qualcuno”.
Anche Giorgia Meloni, prevedibile alleata del Carroccio nell’eventualità di nuove elezioni, ha palesato le stesse perplessità sul sussidio.
Certo è anche vero che Salvini, per superare la soglia del 40% dei voti, non può fare a meno dei voti del Sud. Un Sud che oggi conta in buona percentuale sul RdC. Lo stesso numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha riconosciuto che nelle regioni meridionali in molti hanno votato M5s “perché gli elettori vogliono il reddito di cittadinanza”. Da questa prospettiva ci si potrebbe aspettare da Salvini una linea più morbida per non perdere l’elettorato del Sud.
La cancellazione del RdC se governasse la Lega quindi non va data per scontata ma è facile aspettarsi che la misura sarebbe quanto meno rimodellata.