Sanatoria cartella, come cambiare la scelta delle rate

Nella domanda per la sanatoria cartelle bisogna indicare il numero di rate in cui si vuole pagare. Come modificare la scelta già fatta?
2 anni fa
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sanatoria cartelle, modifica rate

Ho già trasmesso all’Agenzia Entrate Riscossione la domanda di adesione alla sanatoria cartelle prevista dalla Legge di bilancio 2023. Nella richiesta ho indicato di voler rateizzare l’importo che dovrò pagare ed ho scelto di pagare in 8 rate. Vorrei però cambiare la scelta e fare un piano di rateizzo più lungo, ossia 12 rate invece che 8. Posso cambiare la scelta? E se posso, come devo procedere?

Un nostro lettore ha inviato questo quesito in redazione.

Il riferimento è, dunque, alla rottamazione quater prevista con la Manovra di bilancio 2023.

Una possibilità che i contribuenti possono sfruttare per sanare i debiti (carichi) affidati, dalle amministrazioni, all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Una chance che permetterebbe di risparmiare sanzione e interessi e pagare, invece, solo la quota capitale del debito.

La scelta della rate per la sanatoria cartelle

I contribuenti che vogliono aderire alla sanatoria cartelle devono fare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione. Salvo proroghe, la scadenza per la richiesta è stabilita al 30 aprile 2023.

La domanda può essere fatta in area riservata (autenticandosi con SPID, CIE o CNS) oppure in area pubblica senza necessità di autenticazione.

E’ possibile anche rivolgersi a qualche consulente per farsi assistere.

In quest’ultimo caso, l’intermediario puoi compilare la domanda per i propri assistiti direttamente dall’area riservata EquiPro accedendovi con le credenziali Entratel.

Nella richiesta di adesione alla sanatoria cartelle occorre indicare, tra l’altro, se si vuole pagare in unica soluzione o a rate. Se si sceglie di pagare a rate occorre indicare anche il numero di rate. Al massimo si possono scegliere 18 rate. Il tutto è lasciato alla libera scelta del contribuente.

Come modificare le rate

Se dopo aver inviato la domanda ci si accorge di aver commesso degli errori, è possibile procedere alla sua correzione. In realtà non è che si va a correggere la domanda già inviata, ma si va a fare una domanda ex novo per la stessa cartella di pagamento.

In questa caso, quest’ultima domanda sanatoria cartelle sostituisce quella già inviata. Quindi, il lettore potrebbe ripetere la richiesta, indicando nella nuova domanda gli stessi dati della precedente ma modificando solo il numero di rate.

Tale operazione, tuttavia, dovrà essere fatta sempre e comunque entro e non oltre il 30 aprile 2023. In questo modo, l’Agenzia Entrate Riscossione, quando andrà a elaborare la richiesta, terrà conto dell’ultima domanda inviata in cui sono indicate le informazioni definitive riportare dal contribuente.

L’Agenzia Entrate Riscossione poi sulla base di tali informazioni, invierà al contribuente, entro il 30 giugno 2023, la comunicazione di accoglimento o rigetto della domanda sanatoria cartelle. In caso di rigetto saranno indicate anche le motivazioni. In caso di accoglimento ci sarà riportato l’importo da pagare e le scadenze di pagamento. Allegati ci saranno anche i bollettini precompilati.

Un modo per pagare senza dimenticare la scadenza per non decadere dalla definizione agevolata è quello di chiedere la domiciliazione sul conto corrente. Questa scelta è da farsi in sede di domanda, in cui indicare anche l’IBAN del conto.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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