Sanatoria cartella, più tempo anche per cambiare la scelta delle rate (istruzioni)

Più tempo a disposizione non solo per fare domanda sanatoria cartelle ma anche per modificarne una già presentata
2 anni fa
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sanatoria cartelle, più tempo per cambiare rate

La proroga della domanda sanatoria cartelle è una buona notizia non solo per chi deve ancora decidere se aderire o meno. È una buona notizia anche per chi, nel frattempo ha già fatto richiesta di adesione.

Più tempo, infatti, anche per modificare una domanda eventualmente già fatta, in considerazione della vecchia scadenza stabilita al 30 aprile 2023.

La maggiore disponibilità di tempo per presentare adesione alla sanatoria cartelle è stata annunciata dal MEF con il Comunicato n. 68 del 21 aprile 2023. In sostanza si riscrive completamente il calendario.

Ed in considerazione proprio di tale nuovo calendario, un lettore ci pone questo quesito.

Ho già trasmesso, ad oggi 24 aprile 2023, all’Agenzia Entrate Riscossione la domanda di adesione alla sanatoria cartelle prevista dalla legge di bilancio 2023. Nella richiesta ho indicato di voler rateizzare l’importo che dovrò pagare ed ho scelto di pagare in 10 rate. Vorrei però cambiare la scelta e fare un piano di rateizzo più lungo, ossia 18 rate invece che 10. Sono ancora in tempo per modificare questa decisione? E in caso di risposta affermativa, fino a quando possono farlo?

Sanatoria cartelle, le nuove scadenze dopo la proroga

La sanatoria cartelle edizione legge di bilancio 2023 (rottamazione quater), ricordiamo, interessa i debiti affidati a, dalle amministrazioni, all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Non è automatica. Per aderire occorre fare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione. La stessa manovra di bilancio, fissava la scadenza della domanda al 30 aprile 2023. Tale data è prorogata al 30 giugno 2023. Insomma, due mesi in più per aderire alla rottamazione quater.

La finanziaria, inoltre, stabiliva che la stessa Agenzia Entrate Riscossione, doveva inviare al contribuente la comunicazione di accoglimento o rigetto e lo doveva fare entro il 30 giugno 2023. Anche questa data però è prorogata. La nuova è stabilita al 30 settembre 2023.

Questo, invece, il calendario di pagamento che era previsto dalla manovra:

  • 31 luglio 2023, per pagamento in unica soluzione
  • 31 luglio 2023 e 30 novembre 2023, rispettivamente prima e seconda rata, per pagamento rateale. Le successive rate, entro il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio, 30 novembre di ogni anno, a partire dal 2024.

La proroga fissa il pagamento della prima o unica rata, al 31 ottobre 2023.

Le successive scadenze dovranno ancora essere stabilite.

Fino a quando si possono cambiare le rate?

Il numero della rate si sceglie al momento in cui si fa la domanda sanatoria cartelle. Si possono scegliere al massimo 18 rate.

Regola vuole che se dopo aver inviato la domanda ci si accorge di aver commesso degli errori, è possibile procedere alla sua correzione. In pratica, si può fare una domanda ex novo per la stessa cartella di pagamento. In questa caso, tale ultima domanda sanatoria cartelle sostituisce quella già inviata.

Questo significa, quindi, che chi ha già fatto domanda, per effetto della proroga dal 30 aprile 2023 al 30 giugno 2023, ha anche più tempo per modificarla. Pertanto, più tempo per cambiare la scelta del numero di rate.

Ne consegue che, il lettore potrebbe ripetere la richiesta, indicando nella nuova domanda gli stessi dati della precedente ma modificando solo il numero di rate. Tale operazione dovrà essere fatta entro e non oltre il 30 giugno 2023 (invece che 30 aprile 2023).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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