Nuova sanatoria delle cartelle, cosa si paga e cosa no? Il prospetto definitivo

La rottamazione delle cartelle permetterà ai contribuenti di risparmiare molto, tuttavia ci sono delle somme che devono essere comunque versate, il discorso cambia con lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro
2 anni fa
1 minuto di lettura
rottamazione cartelle
Foto © Licenza Creative Commons

Nuova pace fiscale ossia nuova sanatoria delle cartelle con stralcio dei debiti fino a 1000 euro, saldo e stralcio per quelli fino a 3.000 euro, rottamazione per quelle di importo da 3.000 euro in avanti.  Il quadro che si sta andando a delineare con la nuova sanatoria delle cartelle del Governo Meloni sembra molto vantaggioso. Tuttavia se ci soffermiamo sulla sanatoria delle cartelle di importo superiore a 3.000 euro, l’adesione comporta comunque dei costi per il contribuente. L’imposta, la tassa o il tributo contestato con la cartella, dovranno essere comunque pagati per intero.

Queste però non sono le uniche somme da versare, ecco perché è bene fare i conti con molta attenzione. Infatti, tra interessi, aggio della riscossione, in alcuni casi ancora oggi dovuto, il conto potrebbe lievitare.

Vediamo, per singola voce, quali sono i costi che dovrà sostenere il contribuente aderendo alla nuova rottamazione delle cartelle. La rottamazione riguarderà anche gli accertamenti esecutivi (compresi quelli dei Comuni) e gli avvisi di addebito dell’INPS. Attenzione però, si deve trattare sempre di carichi che sono già stati affidati per il recupero all’Agente della riscossione (ADER o Ex Equitalia).

La nuova sanatoria delle cartelle

Grazie alla nuova sanatoria delle cartelle, il Governo darà la possibilità alle famiglie e alle imprese di chiudere i debito con il Fisco e con le altri amministrazioni, anche locali, grazie a tre strumenti ben definiti:

  • stralcio dei debiti fino a 1.000 euro;
  • saldo e stralcio per i debiti fino a 3.000 euro (il contribuente paga solo una parte del totale del debito, si parla del 10% dell’imposta, con azzeramento di sanzioni e interessi di mora);
  • rottamazione dei debiti superiori a 3.000 euro ( si paga solo l’imposta contestata, con azzeramento di sanzioni e degli interessi di mora).

La nuova sanatoria delle cartelle dovrebbe coprire  i debiti affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2021.

Ma su questo punto, è meglio attendere indicazioni definitive da parte de Governo.

Sanatoria cartelle. Cosa si paga veramente?

In premessa, abbiamo detto che se ci soffermiamo sulla sanatoria delle cartelle di importo superiore a 3.000 euro, l’adesione comporta comunque dei costi per il contribuente.

Infatti, nel prospetto dei costi dobbiamo inserire:

  • le somme somme affidate per il recupero all’agente della riscossione a titolo di capitale e interesse per ritardata iscrizione a ruolo;
  • l’aggio della riscossione (calcolato sul capitale e sugli interessi da ritardata iscrizione a ruolo);
  • le spese di rimborso per le procedure esecutive (vedi ad esempio eventuale pignoramento);
  • le spese di notifica della cartella di pagamento;
  • gli interessi di dilazione in caso di richiesta di rateazione delle somme dovute in seguito alla sanatoria.

Nel prospetto del risparmio, dovremo invece segnare: le sanzioni collegate alla maggiore imposta evasa; gli interessi di mora; le somme aggiuntive ai crediti previdenziali (art.27, D.Lgs. 46/99).

In tal modo, dovrà essere valutata l’adesione alla prossima rottamazione delle cartelle.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Tfr telematico Inps
Articolo precedente

Liquidazione TFR digitale: la procedura diventa più veloce

Guadagni su Only Fans
Articolo seguente

Il successo di Only Fans, dove gli iscritti guadagnano fino a 20 milioni di dollari al mese