Nella sanatoria cartelle trovano applicazione i c.d. 5 giorni di tolleranza. In pratica, regola vuole che se il contribuente non paga entro la scadenza ordinaria, può farlo senza conseguenza entro 5 giorni successivi. Solo se non paga nemmeno entro i 5 giorni, anche una sola rata, decade dalla definizione agevolata.
I citati 5 giorni di tolleranza, tuttavia, non trovano sempre applicazione. È il caso in cui, ad esempio, il contribuente sceglie di pagare la sanatoria con la domiciliazione bancaria, ossia l’addebito diretto in conto corrente.
Le strade per pagare
I bollettini della sanatoria cartelle, posso essere pagati con diverse modalità. È possibile pagarli comodamente da casa tramite il servizio Paga on-line o mediante i tradizionali canali telematici di poste e banche.
Per chi vuole, è possibile presentarli direttamente al pagamento recandosi all’ufficio postale o allo sportello della banca. È ammesso, recarsi, previo appuntamento agli sportelli dell’Agenzia Entrate Riscossione. La modalità più comoda resta in ogni caso la domiciliazione bancaria. L’addebito diretto in c/c deve essere esplicitamente richiesto dal contribuente.
Pagare l’importo (unica soluzione o le rate) con l’addebito in c/c è anche la strada più sicura. In tal caso, infatti, il contribuente non dovrà preoccuparsi della scadenza. Sarà l’Agenzia Entrate Riscossione a prendersi i soldi direttamente dal conto alla data prevista.
Sanatoria cartelle, la domiciliazione annulla la tolleranza
Dunque, chi sceglie la domiciliazione evita il rischio di NON andare alla cassa e, quindi, di decadere dalla definizione agevolata.
Ma non tutt’oro quello che luccica. C’è anche l’aspetto negativo. Chi decide di attivare la domiciliazione bancaria per pagare la sanatoria cartelle non gode dei 5 giorni di tolleranza. L’addebito in conto corrente avviene alla scadenza esatta di pagamento. Se, quindi, il 30 novembre 2023 scade la seconda rata, in tale giornata ci sarà l’addebito. Cosa diversa, invece, per chi non ha attivato la domiciliazione.
Si tenga, comunque, presente che se alla data prevista non ci sono i soldi sul conto, il contribuente può pagare con il bollettino entro i 5 giorni. Solo così potrà evita di decadere.
Ricordiamo che l’attivazione della domiciliazione la si fa accedendo alla sezione “Definizione agevolata” in area riservata del sito dell’Agenzia Entrate Riscossione. Dalla stessa sezione è anche possibile revocare la scelta.
Riassumendo…
- la domiciliazione bancaria per pagare la definizione agevolata cartelle di pagamento è la strada più comoda e sicura
- evita il rischio di dimenticare le scadenze di pagamento e, quindi, il rischio di decadere dalla definizione agevolata
- chi attiva la domiciliazione vede annullarsi i 5 giorni di tolleranza della rottamazione cartelle.